Quello dello streaming è un settore che non dorme mai – e, tanto per stare in tema proverbi, il classico ambiente dove chi si ferma è perduto. Tra trasmissioni a frequenze serrate, ricerca di contenuti sempre appetibili e, ancor più importante, la necessità di garantire al proprio pubblico degli standard di qualità quanto più elevati possibile, il lavoro delle celebrità (ma non solo) di Twitch e dintorni è tutto tranne che una passeggiata. Da tempo immemore Elgato è vicina a questi professionisti, con soluzioni pro e semi-pro che ok, magari non saranno ancora in grado di scrivere copioni accattivanti, ma in svariate occasioni hanno dato un contributo importante al lavoro dei content creator. Da schede di acquisizione high end a headset ad alte prestazioni, passando per microfoni professionali come quelli della famiglia Wave, il colosso californiano ha consolidato negli anni la posizione di leader assoluto nel segmento delle periferiche da streaming. E restando in tema Wave, è stato da poco annunciato l’ultimo membro di questa apprezzatissima famiglia di mic, l’Elgato Wave DX: un dispositivo che fonde stile a prestazioni, garantendo performance da top di gamma “out of the box” anche per gli utenti meno esperti. E per tutti gli altri beh, di buoni motivi per mettere mano al portafoglio non ne mancano affatto…
Elgato Wave DX: tanto stile, ma non solo
L’obiettivo d’intenti del colosso di Fremont, ancora stavolta, non lascia spazio ad interpretazioni: Elgato Wave DX è stato progettato da zero con l’obiettivo di trasmettere la voce nel modo più pulito, completo e naturale possibile. Un microfono XLR studiato in ogni dettaglio, che riproduce la voce dell’utente con precisione chirurgica senza introdurre modifiche (o colorazioni, per usare un gergo più appropriato) al suono originale. Che poi sì, potrà essere filtrato, effettato nei modi più svariati o dato in pasto ad un equalizzatore: ma se l’obiettivo è elaborare un segnale che, di base, è quanto più pulito possibile, Elgato Wave DX potrebbe essere il dispositivo che più di altri fa al caso vostro.
Wave DX è un microfono con pattern cardioide (cattura quindi il suono proveniente dall’area frontale, con una sensibilità che diminuisce spostandosi verso i lati per poi ridursi in modo drastico nella zona posteriore) a capsula microfonica dinamica, caratterizzato da una risposta in frequenza tra i 50 e i 15000 Hz con impedenza 600 Ohm. Si tratta di una periferica XLR, che richiede (oltre all’apposito cavo) un’interfaccia audio XLR per essere utilizzato. Pur non essendo inclusi nella confezione, Elgato ci ha gentilmente fornito un cavo XLR ad alta qualità e, soprattutto, l’incredibile Wave XLR – interfaccia XLR del produttore, i cui benefici sono stati analizzati in questa recensione. Il tutto supportato (è il caso di dirlo) da un sempre utile Wave Mic Arm LP, per poter entrare da subito nel vivo della trasmissione.
Caratterizzato da uno stile essenziale ma accattivante (con una cura extra per i dettagli estetici, vedasi il logo Elgato che può essere rimosso o ruotato per posizionamenti a favore di camera), Wave DX offre la consueta garanzia in termini di materiali costruttivi, trasmettendo un ottimo feel al tatto con un peso complessivo di 440 grammi – a fronte di dimensioni, per il corpo microfono, di appena 53 x 53 x 146 mm. Inclusi nella confezione, oltre al manuale, un supporto di montaggio girevole e due adattatori standard da 3/8 e 5/8 pollici. Non è incluso invece il filtro antipop, una presenza fissa in gran parte delle postazioni di streaming ma che, in questo caso specifico, non risulta necessario in quanto già integrato all’interno del corpo principale. Il risultato, insomma, è un microfono dalle linee moderne e accattivanti, che nascondono al proprio interno una tecnologia davvero interessante.
Un microfono davvero per tutti
Che Elgato sappia quello che fa da tempo immemore beh, chiunque bazzichi nello streaming o nella content creation ve lo potrà controfirmare col sangue. Non serve però essere propriamente addetti del settore per capire come, anche nel caso di Wave DX, il produttore californiano abbia cercato di alzare ulteriormente l’asticella della famiglia Wave, con un dispositivo rivolto sia a chi muove i propri primi passi, sia ai più esperti fruitori di tali servizi. Il nuovo microfono vanta infatti una versatilità da primo della classe, mostrando il proprio carattere sin dai primi minuti e, cosa importante, anche “a configurazione zero”: estratto dalla confezione e connesso al PC come da istruzioni fornite, Wave DX è subito pronto all’uso e garantisce una qualità di trasmissione ragguardevole, senza la necessità di impazzire con software specifici (Wave Link su tutti) o con configurazioni di gain, volume e mixing particolari. La nostra prima prova ha evidenziato una trasmissione della voce nitida e cristallina, priva di particolari disturbi (rumore esterno in primis) e con un’ottima prestazione del filtro antipop. Il suono trasmesso è caldo e ricco di dettagli, con un’ottima resa naturale della comunicazione.
Viene da sé che quella appena descritta rappresenta la soluzione “comoda”, più che consona per un utilizzo normale del dispositivo ma, indubbiamente, punto di partenza per chiunque abbia mire più professionali. Del resto, stiamo parlando di un dispositivo nato dalla collaborazione di Elgato e Lewitt Audio, colosso del settore con esperienza più che decennale sul campo. Sotto la lente dell’elettronica, Wave DX offre un set di feature estremamente interessanti che spaziano dal già citato filtro antipop ad un sistema di abbattimento del rumore ambientale: il tutto supportato da una capsula dinamica di nuova generazione, che ottimizza quanto più possibile le frequenze vocali.
Questo interessante antipasto si concretizza al meglio delle proprie potenzialità tramite l’accoppiata Wave XLR e Wave Link. Una volta connesso il microfono all’interfaccia XLR (è fondamentale disattivare l’alimentazione Phantom a 48V, non richiesta dal Wave DX), abbiamo settato il gain a 45dB come da indicazioni e, immediatamente, i benefici apportati dal preamplificatore di Wave XLR, uniti alla sua tecnologia Clipguard, hanno aperto degli scenari totalmente inaspettati. Pur non trattandosi di una postazione professionale nel senso stretto del termine, l’elettronica dei dispositivi regala alla voce una profondità e un corpo eccellenti, senza modificarne timbro o dettagli caratteristici ma, al contrario, concentrandosi con attenzione attorno alle frequenze vocali standard. Ad una distanza di circa 10cm, Elgato Wave DX capta la voce in modo eccellente, isolandola da qualsiasi rumore di fondo (non bastasse l’anti-noise del microfono, Wave XLR ha un sistema apposito per smorzare in modo significativo colpi di tosse o rumori improvvisi) e garantendo una trasmissione inappuntabile.
Il resto della magia, ma qui ci addentriamo nel regno dello streaming, la fa Wave Link, software di casa Elgato grazie a cui sarà possibile mixare sino a nove tracce audio distinte (provenienti da un altro microfono, ad esempio, ma anche da programmi esterni come Discord, browser, un gioco, o addirittura da una scheda di acquisizione), gestire singolarmente i ritorni in cuffia o l’inserimento/eliminazione del canale dallo stream, sbizzarrirsi con plugin, effetti sonori o qualsiasi altra cosa vi venga in mente. È persino disponibile un VST nato dalla collaborazione con NVIDIA (Elgato Noise Removal), che porta la tecnologia del gigante di Taipei all’interno di Wave Link e, letteralmente, a portata di click.
Dal canto proprio, Elgato Wave DX mantiene la promessa dichiarata, ossia garantire un flusso vocale quanto più similare alla vera voce dell’utilizzatore: se poi quest’ultimo voglia aggiungere riverberi, echi o qualsivoglia effetto per dare più mordente alla propria content creation beh, di certo non avrà grossi problemi sfruttando l’ecosistema Elgato. Che, con quest’ultima aggiunta, si conferma ancora una volta top player in un mercato sempre più agguerrito.
La recensione in breve
Può sembrare pleonastico, ma fintanto che Elgato continuerà a sfornare prodotti con questa qualità, difficilmente il mondo dello streaming subirà rallentamenti. Elgato Wave DX non è un semplice microfono: è l’ultimo membro di un piccolo ecosistema hardware/software, che in mani sapienti può innalzare i propri standard qualitativi verso nuove vette. La sua versatilità assoluta lo rendono perfetto anche per un neofita, laddove difficilmente sul mercato si possono trovare soluzioni out of the box in grado di trasmettere in modo così nitido e preciso. Ma l’ultimo nato di casa Wave, l’avrete capito, strizza l’occhio ad un’utenza più consapevole, che sa perfettamente quello che cerca e non è disposta a scendere a compromessi, anche per un fattore all’apparenza triviale come la trasmissione della propria voce. E qui, supportato dai giusti strumenti, Elgato Wave DX ha mostrato il proprio forte.
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Voto Game-Experience