Il direttore generale di EA Partners, Jeff Gamon, ha dichiarato a gamesindustry.biz che la sezione Originals, da lui supervisionata, ha deciso di espandersi dai piccoli videogiochi indie e di nicchia con cui aveva iniziato a “giochi creati indipendentemente e di tutte le forme, dimensioni, obiettivi e budget […] più grandi, migliori e più innovativi“.
La notizia non è certamente inaspettata, in quanto già dall’anno scorso si sono cominciati a vedere i segni di un cambio di rotta con l’annuncio di Immortals of Aveum, uno sparatutto magico creato un nuovo team messo insieme dall’ex-sviluppatore di Call of Duty Bret Robins, descritto come un titolo AAA.
Più recentemente, il GdR action Wild Hearts, ispirato alla serie Monster Hunter, si dimostra ancora meno indie, in quanto sviluppato da Omega Force, a loro volta sotto Koei Tecmo, l’azienda i cui diversi team di sviluppo hanno prodotto titoli come Nioh.
“Stiamo cavalcando l’onda del successo di It Takes Two“, ha affermato Gamon, “ma anche i titoli che abbiamo rilasciato nella nostra storia passata sono stati ricevuti molto bene dalla critica”.
I titoli in questione, quelli per cui era stata aperta la sezione EA Originals, erano piccoli videogiochi sviluppati da team di poche persone, con la stessa EA pronta a dichiarare pubblicamente che il 100% del profitto era dato in mano ai creatori dei titoli, un accordo che probabilmente non rimarrà invariato.
Tuttavia, Gamon ci tiene a precisione che “stiamo anche facendo accordi per giochi di scala minore, e ne abbiamo uno o due in coda. Questi valori fondamentali restano saldi”.
Rimane quindi possibile che vedremo altri titoli EA Originals nello stile di Unravel, Fe e Sea of Solitude, o comunque con la stessa anima di It Takes Two, il sopracitato videogioco che ha recentemente superato le 10 milioni di copie vendute.