Durante la diretta della Games Developers Conference 2021, meglio nota come GDC, il papà di Deus Ex, Warren Spector, ha spiegato che oggi come oggi non farebbe più il primo Deus Ex, da molti considerato la sua opera massima e uno dei massimi esponenti del suo genere a suo tempo. La ragione per cui non lo farebbe? Il gioco è troppo vicino alla nostra realtà attuale.
“Sono sempre più incredulo nello scoprire quanto accurata si sia rivelata la nostra visione del mondo. Sinceramente la cosa mi spaventa un po’. Non sono certo che oggi rifarei Deus Ex. Le teorie del complotto di cui scrivemmo a suo tempo sono oggi parte del mondo reale e non mi piacerebbe essergli di supporto”.
Non è una cosa nuova, quando si guarda all’ambiente del genere cyberpunk, di cui Deus Ex fa parte. Molti tra film, giochi di ruolo, romanzi, musica e videogiochi del genere hanno più volte dimostrato di essere più avveniristici che non distopici (come s’intende generalmente il genere). In Deus Ex, come in molti esponenti del genere, si tratta spesso di oscuri complotti mondiali guidati da potenti società nelle cui mani giace buona parte del patrimonio tecnologico globale.
Spector ritiene che oggi, più che a suo tempo, queste teorie del complotto non avevano il peso che hanno oggi. Oggi dopotutto siamo nell’epoca in cui si boicottano con ferocia tecnologie come il 5G, in cui nel pieno di una pandemia si guarda con diffidenza ai vaccini per timore dei giganti della farmacologia e via discorrendo.
Trattando temi meno delicati, il buon Warren si è espresso positivamente sugli ultimi titoli della serie, specie Deus Ex: Human Revolution, che ha dichiarato di percepire come un vero capitolo della saga cui ha dato in natali, precisando comunque come “delle cose mi hanno fatto gridare allo schermo, ma nel complesso ritengo il gioco funzioni grandiosamente”. Ha poi dichiarato come sia sua normale prassi inveire contro lo schermo, chiamando sua moglie a testimone.
Infine ha dichiarato che apprezzerebbe lavorare su un nuovo Deus Ex, ma che purtroppo non può realizzare questo desiderio poiché i diritti della proprietà intellettuale sono attualmente nelle mani di Square Enix. Per questa ragione si sta spendendo nel tentativo di generare un titolo che possa esserne il seguito spirituale.