Crash Bandicoot 4: It’s About Time ha da poco fatto il suo debutto anche in versione next-gen, sapientemente migliorata per PlayStation 5 e Xbox Series X|S, e anche nella più contenuta versione per Nintendo Switch. Come poteva dunque Digital Foundry dal metterle a confronto? La risposta è: nulla.
In questo caso a essere comparate sono state le versioni PlayStation 5 e Nintendo Switch di Crash Bandicoot: It’s About Time. Nessuno si aspetta miracoli dalla console ibrida di casa Nintendo, che neppure con la vecchia generazione poteva mantenere un pari passo prestazionale e tecnico. Questo confronto vuole più che altro valutare la bontà dell’upgrade next-gen della console Sony e del downgrade per la versione dell’ibrida della casa di Kyoto.
Su PlayStation 5 il livello di upgrade si è dimostrato solido e stabile, con una risoluzione dinamica in 4K che, a parte in alcuni frangenti in cui si riduce, si mantiene quasi sempre a 2160p. Frame Rate fisso a 60 FPS, con alcuni cali solo in occasione dei filmati, e quindi senza intralcio per il gameplay. Migliorato anche il livello di dettaglio generale, con caricamenti ridotti ai minimi termini dalla velocità della memoria SSD e l’inedito supporto all’audio 3D.
Nintendo Switch, invece, offre una risoluzione dimanica tra i 720p e i 792p in modalità docked. In modalità portatile, invece, la risoluzione è fissa a 54p con alcuni alcuni occasionali cali. Gli FPS, invece, sono bloccati a 30, dettaglio apprezzato dal team di esperti di Digital Foundry poiché non presta il fianco a una fastidiosa altalena di alti e bassi. Dal punto di vista visivo si nota un generale ridimensionamento delle luci dinamiche, nei dettagli delle mesh, le ombre e le texture. Dettaglio poco digesto al team esaminatore, la totale rimozione di effetti come la profondità di campo e altri effetti di post-processo.
Due versioni, a modo loro, molto ben riuscite di Crash Bandicoot: It’s About Time, che da un lato sfruttano bene le potenzialità next-gen senza chiedere troppo a quello che comunque è un gioco old-gen, e che dall’altro offre un’esperienza sapientemente sacrificata per offrire una buona stabilità del gameplay; che è quanto di più essenziale per un videogioco in ultima analisi. A breve il gioco debutterà, se non la sapeste, anche su PC, e nell’articolo qui linkato potete scoprire quando (e dove).