I cheater di Call of Duty e di altri sparatutto a componente competitiva hanno vita sempre più difficile. Gli sviluppatori stanno correndo ai ripari con contromisure efficaci che arrivano fino al ban permanente. La prima conseguenza è che i dispositivi usati per migliorare la precisione della mira nei giochi sono diventati inutili e spopolano sui siti di vendita di materiale usato.
Come abbiamo visto tempo fa, il sistema anti-cheater Ricochet di Activision sta affinando i suoi metodi e diversificando le punizioni per i giocatori più truffaldini. In particolare sono state implementate funzioni capaci di riconoscere l’utilizzo di dispositivi che danno un vantaggio nella precisione della mira.
Come riporta Jeux Video, su Reddit un utente ha pubblicato uno screenshot che dimostra uno degli effetti più diretti di queste politiche sempre più restrittive. Diversi cheater, infatti, temendo di finire bannati, stanno rivendendo i loro dispositivi per migliorare la mira. Chiavi XIM, Cronus Zen o ReaSnow S1, tutte ora rilevate da Ricochet, non sono più sicure, anche se per favorire le vendite si precisa che invece funzionano perfettamente su Apex Legends.
In realtà, oltre a Activision anche Epic Games ha dichiarato guerra ai cheater, anche se qualche falla nei sistemi di controllo consente un certo spazio di manovra ai giocatori scorretti. Ubisoft, EA e Bungie stanno vivendo problemi simili con videogiochi come Tom Clancy’s Rainbow Six Siege, lo stesso Apex Legends, Destiny 2 e Overwatch 2, a dimostrazione che la sfida è ancora aperta ma che la vita dei cheater è sempre più difficile.