Ebbene sì, la nuova sentenza emessa dalla Corte di Cassazione ha confermato che dare del bimbominkia ad un altro individuo online è reato!
E chiunque abbia bazzicato con una certa costanza nel mondo dei social network, oppure che abbia preso parte ad alcune partite online nel gioco di turno del momento, sarà certamente entrato in contatto con questo termine, utilizzato spesse volte ovviamente come un’offesa, mentre in altre come “semplice” sfottò e presa in giro “bonaria”.
Ma come dicevamo poco sopra in questo articolo, la nuova sentenza della Corte di Cassazione ha spiegato come utilizzare questo termine sia una diffamazione aggravata, un vero e proprio reato, poiché descrive “una persona con un quoziente intellettivo limitato“.
Da ora è reato dare del bimbominkia a qualcuno
Entrando nello specifico della questione, la sentenza in questione ha visto come protagonista l’animalista Enrico Rizzi, che ovviamente ha ricevuto l’offesa online, pare direttamente da una sua amica, o quantomeno conoscente. La Corte di Cassazione ha quindi spiegato che questo termine è utilizzato ovviamente in modo dispregiativo, descrivendo chi lo riceve come una persona caratterizzata da un intelletto limitato.
E quest’offesa è stata rivolta al buon Rizzi all’interno di un gruppo Facebook da oltre 2.000 iscritti, cosa questa che l’ha resa diffamazione aggravata visto che un’offesa ricevuta su internet equivale alla diffamazione a mezzo stampa, visto l’alto numero di pubblico che è possibile raggiungere in rete.
Appurato quindi che da ora non è più possibile utilizzare per legge il termine bimbominkia, qui di seguito potete leggere la descrizione ufficiale del termine presente nella Treccani:
“Si tratta di un giovane utente dei siti di relazione sociale che si caratterizza, spesso in un quadro di precaria competenza linguistica e scarso spessore culturale, per un uso marcato di elementi tipici della scrittura enfatica, espressiva e ludica”.
Invece qui di seguito potete dare un’occhiata al significato che viene attribuito al termine di cui sopra su Wikipedia:
“Questo termine indica un utente, spesso adolescente, di scarsa cultura e capacità linguistica. Si esprime con un linguaggio basato su errori sintattici e grammaticali, colmo di anglicismi spiccioli, frasi abbreviate da acronimi e decorate da emoticon e altri simboli virtuali. Si è inoltre soliti identificare come bimbominkia una persona dal carattere infantile, autoreferenziale, arrogante, eccessivamente attaccata alla tecnologia e abituata a pubblicare numerosi selfie sulle reti sociali”.