Autore: Simone Granata

Simone Granata

Circa 30 anni di passione videoludica, nata nell'infanzia per poi sfociare in interesse che sfiora il morboso. "Nintendese" madrelingua, ma odio vero per le tifoserie: la qualità innanzitutto. Pensate che i videogiochi siano cose per il tempo libero? Cose per le quali sprecare solo alcuni minuti della giornata?

Dopo anni di gestazione turbolenta è finalmente arrivato sui nostri dispositivi uno dei titoli indie più ambiziosi di sempre: Kingdom Come: Deliverance ha promesso un open world realistico e punitivo, un mondo medioevale senza l’ormai classica componente fantasy e che mostra il mondo dell’epoca con realismo e cura impareggiabili. Tralasciando le svariate problematiche relative a bug ed altre amenità puramente tecniche, vorrei concentrarmi su un aspetto del gameplay che mi ha dato modo di ripensare ad un concept che ho nella testa da molto tempo a questa parte. Nello specifico questo tarlo ha iniziato a rosicchiarmi la testa da alcuni…

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La cornice elegante e minimal dell’area esposizioni Milano/Via Solferino per presentare i nuovi monitor della linea AGON di AOC, prodotti di alta qualità destinati principalmente al pubblico più esigente dell’ormai ampiamente popolata “master race”. Già in passato abbiamo avuto modo di verificare con mano la qualità “in azione” della gamma AGON, ma questa volta abbiamo potuto valutare una tetrade di pezzi molto interessanti seppur con una rapida occhiata durante un evento. Certamente i monitor si collocano su alte fasce d’utenza, soprattutto grazie ai ridottissimi tempi di risposta che consentono gaming ad alti livelli grafici e soprattutto per chi intende cimentarsi…

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Viviamo in un periodo storico decisamente strano per il mondo videoludico: nomi provenienti dal passato che ritornano con sempre maggior insistenza, tra gli applausi dei membri della “vecchia scuola” e l’interesse dei neofiti nel notare tutta questa eccitazione per giochi vecchi che tornano in vita. E’ il caso di Age of Empires, primo di una serie di titoli RTS (acronimo di Real Time Strategy) targati Microsoft Studios/ex Ensemble Studios ben prima che la casa di Redmond pensasse anche solo lontanamente di entrare nel mondo videoludico con le console Xbox. Va detto che il brand vive al giorno d’oggi grazie non…

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Il 2017 non poteva terminare (almeno per me) in maniera migliore, videoludicamente parlando: l’annuncio da parte di Nintendo del lancio di Bayonetta e Bayonetta 2 su Switch è stato superato solamente dall’ulteriore annuncio dell’arrivo di Bayonetta 3 a data da definirsi. Una notizia davvero eccellente per me che, personalmente, ho sempre adorato le avventure della strega sexy creata da Hideki Kamiya: action games frenetici fatti davvero a regola d’arte, tant’è vero che il primo Bayonetta ormai è arrivato su qualunque piattaforma possibile nonostante le vendite totali non facessero gridare al miracolo. Proprio per questo motivo temevo che dopo il secondo…

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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE ALCUNE INFORMAZIONI CLASSIFICABILI COME SPOILER – PROSEGUITE A VOSTRO RISCHIO (ndr) Correva l’anno 2005 ed in Giappone/USA vedeva la luce su Playstation 2 ワンダと巨像 (Wanda to Kyozou) arrivato in Europa nel 2006 qualche mese dopo con il titolo Shadow of the Colossus. Questo gioco ha per me un valore artistico, personale e ludico inestimabile ed inestinto ancor oggi: con l’avvento del remake per Playstation 4 ho potuto personalmente esplorare di nuovo quelle lande deserte, selvagge ma ancora “vive” in qualche modo e custodi di un tremendo potere. Shadow of the Colossus giunge a noi dal passato, e nonostante non…

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Il genere sandbox ha goduto di un enorme incremento durante gli ultimi anni: complice il successo stratosferico dell’ormai celeberrimo Minecraft, questa particolare tipologia di videogiochi è entrata di prepotenza nel mercato videoludico grazie alla sua accessibilità e soprattutto alla possibilità di costruire, personalizzare ogni cosa. Altro grande nome del settore è di certo Terraria, titolo che ha abbandonato il 3D per piazzarsi su piacevolissimi panorami pixellosi in 2D in stile 16-bit ed una spinta sul genere RPG. I ragazzi del team indipendente Data Realms sono al lavoro su Planetoid Pioneers da quasi due anni ed il gioco ora esce dalla…

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Personalmente apprezzo i survival games? Di fatto si tratta di un genere relativamente nuovo, considerata la complicata gestione ed il complesso bilanciamento richiesto per creare un titolo di qualità. Ho iniziato le mie avventure da sopravvissuto con Lost in Blue (Konami, anno 2005) per Nintendo DS: un survival game “a metà” poichè di fatto diviso tra esplorazione e minigiochi necessari a procurarsi le risorse necessarie alla sopravvivenza, ma il concept è più o meno quello. Cos’è un survival game? Normalmente è un gioco dotato di mappa esplorabile abbastanza vasta, arricchita di eventi random e risorse sparse, che il giocatore deve…

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Avete presente il cosiddetto “effetto farfalla”? Si tratta di una locuzione della fisica, più specificamente nella branca della teoria del caos: senza che ci si intrattenga a ricordare quello splendido personaggio cinematografico che è Ian Malcolm di Jurassic Park, la teoria del caos è tutt’altro che farfugliamenti teorici. L’effetto farfalla venne anticipato dal matematico Alan Turing con la frase “lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l’uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza”.…

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Quando Satoru Iwata era ancora tra noi, poco prima del lancio di Project NX rivelatosi poi Nintendo Switch, parlò di un misterioso progetto che coinvolgeva la “quality of life”. Non si seppe più nulla, complice la morte prematura del buon presidente ed il lancio della nuova console ibrida. Oggi sappiamo che probabilmente quel progetto era proprio Nintendo Labo, la nuova serie di periferiche esterne (chiamiamole così) concepite dalla casa di Kyoto per supportare in modo interattivo, creativo ed alternativo titoli specificamente pensati. Non mi soffermerò a scrivere quanto Nintendo sia geniale, quanto sia alternativa ed altre sbrodolate del genere: se…

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I videogiochi possono insegnare qualcosa? Sinceramente parlando, è da quando ho scoperto il videogame che mi batto strenuamente contro gli stereotipi (soprattutto nostrani) che tendono sempre a considerare questa forma d’arte come un becero intrattenimento poco impegnativo. I videogiochi possono dare moltissimo, possono insegnare una lingua per esempio: il 90% abbondante dell’inglese che conosco lo devo ai videogiochi per esempio. Nel caso però dell’ultima incarnazione dello spin-off Persona si va decisamente oltre, si percorrono sentieri tortuosi che consacrano il videogame non solo come opera artistica/mezzo di intrattenimento/strumento di apprendimento ma anche come storia in grado di esaminare spinosi argomenti della…

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