Autore: Renato Passalacqua

Renato Passalacqua

Apparso nella redazione di Game-eXperience come Terminator e con un' unica missione, ovvero la recensione perfetta. É come una macchina inarrestabile, non teme nessun gioco. Qualsiasi sia la piattaforma, da quella Next Gen alla Retró, lui é sempre li pronto come un giudice di X-Factor per dare la sua ardua sentenza. È talmente immerso nel suo lavoro che potrebbe dare un voto anche alla vostra prestazione sessuale.

Per un appassionato di RTS, uno dei colpi al cuore più duri fu il fallimento di THQ, storica casa ora risorta più o meno dalle ceneri, che aveva visto crescere tra le sue amorevoli braccia uno studio del calibro di Relic Entertainment. Questi signori decisero di passare alla storia con due degli RTS maggior mente riusciti e competitivi di questi ultimi anni, Company of Heroes e Warhammer 40.000: Dawn of War. Quest’ultimo soprattutto portava con se alcune idee innovative che vennero riprese successivamente da tanti altri titoli simili, come la gestione delle squadre e la raccolta di risorse tramite punti…

Continua a leggere

S e il nome di Joe Dever non vi dice nulla, allora perdonatemi, ma avete avuto un’infanzia un po’ triste, quasi quanto questa introduzione. Il padre delle avventure di Lupo Solitario ha plasmato un’intera generazione di giovani avventurieri con i suoi libri game, ed era solo questione di tempo prima che questi approdassero sul media videoludico anni fa con le vecchie avventure testuali ed oggi con l’avvento dei mobile games. Narborion Saga parte proprio dalle piattaforme mobile, con un contenuto inizialmente gratuito ma flagellato da alcuni bug, per poi arrivare sulla piattaforma coacervo di eterogeneità per eccellenza, Steam. Da pochissimo…

Continua a leggere

Rain World è stata una sorpresa. Nell’universo videoludico contemporaneo, ormai anche gli aspetti che un tempo potevano essere elitari e innovativi si stanno sdoganando, arrivando ad essere non più originali ma semplice prassi e, come succede nell’arte e nelle correnti artistiche, smettono di fare scalpore e di emozionare. Rain World sembrava proprio questo, l’ennesimo titolo che prometteva una difficoltà proibitiva con una componente artistica ricercata e curata nei minimi particolari, sulla scia dei titoli di From Software che hanno ormai fatto scuola. Ed invece, nonostante non si discosti molto dai giochi da cui trae indubbiamente ispirazione, Rain World si è…

Continua a leggere

Come nelle migliori storie, anche questa inizia in una notte buia e tempestosa, principalmente una piovosa sera d’inizio aprile. Abbiamo deciso, dopo la visione e la folgorazione da parte di qualche musa, di instaurare una nuova rubrica, un qualcosa che potesse essere utile sia ai giocatori che a chi di videogiochi non ha mai voluto sapere nulla, per far capire a tutti che i vari canali di comunicazione come il cinema, le serie tv e i videogiochi non siano così diversi l’uno dall’altro. Lo scopo di Game&Watch, questo il nome della nuova rubrica, è farvi scoprire come le storie siano…

Continua a leggere

Ah i Danmaku, massima espressione della skill arcade. Quanto abbiamo speso tra ore e soldi sui bullet hell storici per affinare le nostre abilità? Un numero pressoché infinito, che se li avessimo utilizzate per qualche altra cosa, a quest’ora avremmo macchine volanti e teletrasporti. In questi tempi di continua ricerca dell’innovazione c’è sembra qualcuno che però volge lo sguardo al passato, regalandoci titoli dal sicuro gusto retro ed utili per le nuove generazioni per capire cosa significasse all’epoca gameplay punitivo e abilità. Nel 2011 approdava su Xbox 360 Bullet Soul, shoot ‘em up a scorrimento verticale che emulava i virtuosismi…

Continua a leggere

E’ una nostra impressione o i vichinghi stanno vivendo una seconda giovinezza? Tra Vickings, Valhalla, The Banner Saga, For Honor e tantissimi altri, i guerrieri del nord sono tornati in auge in ogni media, soprattutto quello videoludico. Per spiccare nel muccio c’è quindi bisogno di qualcosa di estremamente originale, qualcosa che potesse spingere l’asticella dell’attenzione verso l’alto. Con questa idea in mente, i ragazzi di Playwood Project hanno finito per pensare a Wartile, un gioco che abbiamo avuto il piacere di provare già nella versione alpha e che finalmente è approdato su Steam in early access, con il suo straordinario…

Continua a leggere

Ho riscritto questa introduzione una decina di volte, ma alla fine ho deciso di dare uno strappo netto e di dire le cose come stanno: Mass Effect Andromeda è stato valutato tra il 7.5 e l’8.5, facendolo catalogare immediatamente dall’utenza come titolo flop e delusione totale. E’ ormai dato per assodato che la stragrande maggioranza del pubblico moderno si approccia alla critica con un metro di giudizio assolutamente errato: l’8 è diventato la sufficienza e tutto quello che si trova al di sotto è un’oscenità ingiocabile. Vogliamo partire proprio dal caso di Mass Effect per cercare di analizzare la situazione…

Continua a leggere

Avete mai provato a spiegare a qualcuno perché giocare alla serie di Senran Kagura? Provare a spiegargli perché siete concentrati a vedere delle ragazzine che se le danno di santa ragione e più le prendono più si spogliano? Provare a spiegargli che in realtà siete lì per la raffinatezza del gameplay, per l’ampiezza del roster, per la grande quantità di sbloccabili presenti? Non regge vero? Esatto, come volevasi dimostrare. E allora diciamolo forte e chiaro: siamo qui per il fan service. Poco importa se il gioco in se è ripetitivo, non raggiunge certe vette tecniche assurde o rischiamo una denuncia…

Continua a leggere

Warhammer: Total War ha avuto il merito, altamente prevedibile, di essere il culmine dell’esperienza videoludica per i Creative Assembly. Tutta il loro talento nel creare un titolo strategico gestionale a turni si è unito lo scorso anno con il setting stratosferico che il mondo di Warhammer Fantasy rappresenta. C’è da dire però che tra la tantissime lodi che si sono sprecate sul gioco, c’è sempre una critica che puntualmente le offusca, seppur un minimo: i contenuti al lancio e successivi erano troppo pochi. L’impero, gli Orchi, i Conti Vampiro, il Caos e i Nani non sono che una minima porzione…

Continua a leggere

Ci sono indie che catturano l’attenzione per la loro componente artistica o per le loro meccaniche innovative. Altri invece fanno drizzare le antenne agli estimatori per i nomi che ci sono dietro. Frédérick Raynal è un geniale game design francese che forse ai più non dirà nulla, ma chi ha qualche anno in più non potrà non ricordare il suo straordinario contributo all’industria con quel titolo leggendario che è stato Alone in the Dark, precursore anche del genere survival per alcune delle meccaniche inserite (Resident Evil sarebbe arrivato solo dopo). Ecco perché quando lo studio Gloomywood aveva annunciato l’uscita di…

Continua a leggere