Atomic Heart, il cartone razzista verrà rimosso da Mundfish

Mundfish ha rivelato che rimuoverà da Atomic Heart il cartone razzista che è possibile vedere in un momento specifico del nuovo gioco sparatutto.
Alberto RossiDi 2 min lettura
Il personaggio principale di Atomic Heart

Mundfish ha rivelato che rimuoverà da Atomic Heart il cartone razzista che è possibile vedere in un momento specifico del nuovo gioco sparatutto, che ricordiamo aver fatto il suo debutto sul mercato ormai qualche giorno fa su console e PC. Questa rimozione avverrà ovviamente attraverso una patch dedicata, che dovrebbe inoltre accogliere anche altre novità, offrendo in particolar modo al titolo una maggior stabilità.

Kat Bailey di IGN USA ha condiviso il seguente messaggio realizzato dal team di sviluppo russo, ponendo l’accento sulle scuse che Mundfish ha deciso di fare a tutti i giocatori per la presenza di questo discusso ed evitabile contenuto:

“Il team di Mundfish ringrazia il collaboratore di PC Gamer per aver portato alla nostra attenzione questa mancanza di sensibilità. Ci scusiamo se l’uso del cartone animato o della musica d’epoca ha causato danni od offese. Provvederemo a modificare le parti in questione.”

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, il cartone razzista in questione è possibile vederlo in uno dei tanti televisori presenti in Atomic Heart, e mostra in primo piano una persona nera, travestita da indiano d’America, e riportata in modo decisamente caricaturale. Una cosa decisamente evitabile e che, come prevedibile, ha attirato su di sé non poche critiche da parte dei fan.

Stando alle segnalazioni della community, il cartone in questione è “Rabbit & The Wolf”, una vecchia serie animata realmente esistente e quindi non creata direttamente da Mundfish per Atomic Heart. In sostanza parrebbe essersi trattata di una vera e propria svista del team di sviluppo russo, che non si è reso conto di questo piccolo frammento razzista presente nel gioco.

Intanto se desiderate scoprire come girano le varie versioni di Atomic Heart vi consigliamo di vedere il video di analisi realizzato da Digital Foundry.