Il producer di Final Fantasy XVI, Naoki Yoshida, ed i registi Hiroshi Takai e Kazutoyo Maehiro, hanno tenuto una nuova intervista con la rivista giapponese Dengeki Online, dove hanno svelato i motivi che li hanno portati ad accantonare l’idea di utilizzare un open world per il gioco oltre a rivelare la principale fonte d’ispirazione del sistema di combattimento dell’opera: il System Job di Final Fantasy V.
Partendo dall’open world, questo è stato rimosso per far sì che la storia fosse l’elemento centrale della produzione. Invece per quanto riguarda il sistema di combattimento, grazie a questa nuova intervista abbiamo scoperto che il team di sviluppo di Square Enix abbia deciso di guardare con una certa insistenza al System Job della quinta Fantasia Finale per creare le abilità di FFXVI.
Il tutto con i tre sviluppatori che hanno anche parlato dell’influenza che il live streaming ha avuto nella creazione del sistema di combattimento del nuovo capitolo della serie. Gli sviluppatori hanno ammesso che il loro obiettivo è stato sin da subito quello di non creare un semplice gioco di ruolo d’azione, volendo realizzare un qualcosa che fosse anche divertente da giocare e da vedere.
Maehiro ha affermato che il sistema di progressione delle abilità di Final Fantasy V ha ispirato parte dello sviluppo di FFXVI, con Takai che ha confrontato gli Eikon del nuovo gioco con il System Job di FFV. Inoltre il team di sviluppo giapponese ha voluto creare un sistema di combattimento contenente una gran quantità di abilità, da cambiare rapidamente nel bel mezzo della lotta.
E secondo loro tutto questo si sposa perfettamente con i live-streaming, con i fan che potrebbero decidere di cambiare strategia in battaglia grazie alle gesta compiute in live direttamente al proprio steamer preferito.
Maehiro ha detto quanto segue:
“Tanto per farvi capire, è come se in combattimento sembrasse di usare Bartz, il protagonista di Final Fantasy V, ma con l’azione in tempo reale.”
Yoshida ha aggiunto che questo sistema di combattimento dà il meglio di sé in una seconda run, mentre si gioca con una difficoltà maggiore, anticipando inoltre la presenza di una modalità secondaria che consente di affrontare tutti i boss in rapida successione.
Takai ha infine affermato di aver deciso di non rendere Final Fantasy XVI un open world per evitare che la storia venisse troppo diluita, impostando gli eventi in modo preciso.
Concludiamo l’articolo ricordando che Final Fantasy XVI è attualmente in fase di sviluppo e verrà lanciato in esclusiva temporale per PlayStation 5 il 22 giugno 2023. Inoltre nei giorni scorsi Square Enix ha pubblicato un nuovo video, dedicato esclusivamente alla Collector’s Edition del gioco.