La polizia giapponese ha arrestato un uomo che avrebbe venduto dei file di salvataggio modificati per The Legend of Zelda: Breath of the Wild, il videogioco di successo pubblicato per la console portatile Nintendo Switch.
Stando a quanto riportato da Broadcasting System of Niigata, la Niigata Prefectural Police avrebbe arrestato un uomo cinese di 27 anni che viveva a Tokyo, l’8 luglio, per aver venduto dei salvataggi di gioco modificati.
I salvataggi in questione venivano venduti con abilità del personaggio potenziate e oggetti rari che normalmente richiedono diversi stratagemmi per essere ottenuti con il gameplay normale, secondo quanto dichiarato dalla polizia di Niigara.
In realtà, The Legend of Zelda: Breath of the Wild non è stato l’unico videogioco di cui l’uomo vendeva i salvataggi modificati. Egli avrebbe ammesso alla polizia di aver raccimolato 10 milioni di yen (circa 76.400 euro) vendendo i salvataggi tramite aste sul web, con 3.500 yen (circa 26 euro) di prezzo medio a pezzo, in solo un anno e mezzo da dicembre 2019.
Sempre secondo il report, l’elenco delle aste riportava i salvataggi modificati come “il software più forte” (the strongest software). Broadcasting System of Niigata ha spiegato che le attività della persona potrebbero aver violato la Japan Unfair Competition Prevention Law.
Questa legge si occupa dei casi in cui le informazioni segrete di un’azienda vengono rubate o scoperte illegalmente. Comunque sia, non si tratta della prima volta in cui in Giappone qualcuno è stato beccato a vendere salvataggi di gioco modificati.
A febbraio di quest’anno, le autorità giapponesi hanno arrestato un ragazzo di 23 anni che avrebbe raccimolato 1,1 milioni di yen (circa 8.310 euro) vendendo migliaia di Pokémon modificati per il videogioco Pokémon Spada e Pokémon Scudo.
Segnaliamo anche la scoperta di un recente glitch che permette di ottenere subito la Master Sword, mentre se siete interessati al seguito chiamato The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2 potete seguire questo link!