Con i videogiochi l’Arabia Saudita sembra voler fare sul serio. Un nuovo report indica la volontà del governo saudita di creare un polo dedicato al settore videoludico, un vero e proprio gaming hub, del valore stimato di 38 miliardi di dollari. L’obiettivo è quello di diventare leader nell’industria dei videogiochi.
A parlare della questione è Bloomberg, che spiega come dietro alle mosse del principe Non Salman ci sia la volontà di estendere il campo d’azione dell’Arabia Saudita. L’economia del Paese è infatti costruita interamente sul petrolio, ma il florido mercato videoludico potrebbe rappresentare una via di espansione parallela di sicuro successo.
La realizzazione del gaming hub sarà gestita da Savvy Gaming Group, fondato dallo stesso principe saudita. Il primo passo è la costituzione o l’acquisizione di una software house capace di dare vita a nuove IP tutte saudite. In questo senso acquisiscono significato le operazioni finanziarie con cui fondi di investimento sauditi hanno comprato quote di società come EA, Nintendo e Take-Two.
Il CEO del Savvy Gaming Group Brian Ward ha dichiarato:
Attualmente siamo più una compagnia di esport che di giochi. Ciò che faremo quest’anno è concentrarci di più sulla pubblicazione dei videogiochi e sullo sviluppo. Vorremmo usare questi investimenti per iniziare a lavorare con quelle compagnie e chiedere come possiamo collaborare per pubblicare in Medioriente e in Africa del Nord, gestire i loro affari legati agli esport e sviluppare insieme delle nuove proprietà intellettuali.
Sarà interessante conoscere gli sviluppi dei progetti dell’Arabia Saudita e le conseguenze che essi avranno sul mondo videoludico in generale.