Risoluzione e framerate di Alan Wake 2 sono stati discussi fin troppo. Il direttore delle comunicazioni di Remedy Thomas Puha pensa che i giocatori dovrebbero passare oltre e parlare degli altri aspetti fondamentali del videogioco.
Dopo aver confermato la presenza di una Performance Mode a 60 fps su PlayStation 5 e Xbox Series X, gli sviluppatori si aspettano che ora si possa cambiare discorso, come riporta anche Rock, Paper, Shotgun. Ciò non toglie che l’aggiunta è stato un di più rispetto all’idea iniziale di avere un titolo a 30 fps con un focus su grafica e atmosfera.
Nei miei tweet non ho parlato di risoluzione, perché poi la gente guarda i numeri e dice che non vanno bene. Dico che dovreste guardare alla qualità delle immagini di questo gioco.
Puha spiega poi che non basta abbassare la risoluzione per arrivare magicamente ai 60 fps. Alan Wake 2 usa molti stratagemmi per arrivare a un framerate superiore quando può.
Il nostro motore ha molte impostazioni e dobbiamo davvero giocare con quelle. Il livello di qualità delle texture, il dettaglio delle ombre, la qualità della luce, tutte queste cose vengono regolare cercando di conservare una qualità visiva ottima e di raggiungere un certo framerate.
Da notare che il framerate sarà variabile anche in base al personaggio utilizzato, visto che i due protagonisti di muovono in ambienti dalle caratteristiche molto diverse.
In ogni caso, ha ribadito Puha, quando si inizia lo sviluppo di un gioco non si parla di framerate ma di obiettivi di coinvolgimento. Solo dopo, se si decide che il gameplay sarà frenetico, si pensa a un’opzione per i 60 fps. Il discorso, però, si è protratto fin troppo e la speranza è che da qui al lancio di Alan Wake 2 si possa pensare ad altri aspetti.