Nonostante il repentino passare degli anni, quella di Ace Attorney rimane una delle serie di punta di Capcom. Pur non avendo, infatti, la eco mediatica di titoli come Resident Evil o Dragon’s Dogma, la saga forense – investigativa nata originariamente su Nintendo Ds è riuscita a ritagliarsi un pubblico di tutto rispetto. Appunto considerando questo dato che abbiamo assistito alla recente ri-pubblicazione in HD degli episodi originali e di “The Great Ace Attorney Chronicles“. E sempre seguendo le richieste di una fanbase mai doma che Capcom ha ben pensato di portare su PC e Console “Ace Attorney Investigations Collection”, noto spin off della saga principale. Siamo dunque di fronte all’ennesima operazione commerciale o, al contrario, di una mossa si commerciale ma ludicamente utile? Scopriamolo insieme con la nostra recensione di Ace Attorney Investigations Collection.
Dal giappone con furore…
La pubblicazione di Ace Attorney Investigations Collection su PC e console rappresenta una graditissima notizia, non fosse altro perchè, sulle sponde europee, il secondo dei due titoli contenuti in questa raccolta, non aveva mai visto la luce. La raccolta in questione, per l’appunto, si compone di “Ace Attorney Investigations: Miles Edgeworth” e “Ace Attorney Investigation’s 2: Prosecutor’s Gambit“. Come si può facilmente evincere, queste due avventure vedono come protagonista il caro Miles Edgeworth, nemesi giurata ed antagonista in tribunale, nella serie canonica, di Phoenix Wright.
Dopo una lungo viaggio all’estero, Miles Edgeworth torna nel suo ufficio giusto in tempo per rinvenire il cadavere del detective Buddy Faith, con tanto di assassino ancora all’interno del suo studio. Da qui si dipaneranno una serie di indagini che permetteranno al nostro alter ego virtuale di risolvere brillantemente il caso in questione, che diverrà, però, prodromo di una serie di inevitabili e concatenati eventi.
Senza voler incedere, eccessivamente, nella narrazione, per non incorrere in spoiler, vi basti sapere che il buon Miles Edgeworth si troverà alle prese con una serie di delitti apparentemente disconessi uno dall’altro, ma legati, invece, da una sottile linea rossa (sangue) che ci porterà, indagine dopo indagine, alla conclusione del caso. Esplorazione ambientale dettagliatissima e gestione delle deduzioni, mediante combinazioni di indizi, rappresentano il cuore del gameplay di Ace Attorney. Parimenti importanti risulteranno gli “esercizi di logica”: al contrario di Phoenix, guidato da un istinto investigativo, Miles farà di una schematica deduzione il suo punto di forza.
Confrontarsi continuamente con colleghi, collaboratori e sospetti sarà il modo ultimo per raccogliere prove, elaborare deduzioni e portare a contraddizione mediante verifica degli indizi: queste saranno le attività deduttive che dovremo mettere in atto al fine di indirizzare il caso nella giusta direzione. Attenzione però: troppi errori potrebbero farci ripetere il caso.
E non finisce qui…
La Ace Attorney Investigations Collection si distingue per l’approdo, per la prima volta in assoluto, sul suolo occidentale dell’episodio Ace Attorney Investigation’s 2: Prosecutor’s Gambit. In questa iterazione, il buon Miles Edgeworth si troverà a sventare il tentato omicidio del presidente Dijung Wan. In seguito a questo evento, a Miles toccherà investigare per scoprire, e portare così alla luce, le macchinazioni alla base di questo tentato crimine.
Questo secondo episodio si discosta di pochissimo, ludicamente parlando, dal diretto predecessore, portando però allo scoperto un cast di comprimari molto ispirato, che darà vita ad un comparto narrativo all’altezza degli episodi principali della serie maestra. Questo seguito si contraddistingue, però, per una eccessiva verbosità dei dialoghi, parametro risultante in una dilatazione della fase narrativa e nell’interruzione del ritmo, rispetto all’episodio precedente.
Per riequilibrare il tutto, all’interno di questo episodio è stato inserita la temporizzazione degli interrogatori: dovremo dunque giungere con debita velocità al confronto verbale con il sospettato e farlo confessare prima della scadenza del tempo a nostra disposizione.
Un classico rivisitato
Ace Attorney Investigations Collection si presenta su PC e Console di ultima (e penultima) generazione, in una veste completamente rinnovata. A monte del tutto, spicca una rinnovata veste grafica, dedita ad attualizzare la grafica DS con una degna dell’A.D. 2024. Avremo, dunque, la possibilità di interagire con dei personaggi in puro stile anime, molto ben disegnati e realizzati; sarà comunque possibile, per i più nostalgici, tornare alla versione pixellosa già conosciuta nel lontano 2011, con una palette cromatica, però, estesa.
Stesso discorso può esser fatto per il comparto sonoro. Anche in questo caso, avremo la possibilità di fruire di una versione riarrangiata delle vecchie colonne sonore o, parimenti a quanto successo con il comparto grafico, della OST presente nella versione Nintendo Ds dei titoli in oggetto.
Sarà presente, inoltre, una nuovissima “Story Mode“, grazie alla quale potremo vivere gli eventi dei due episodi come fossero una semplicissima “graphic novel”, gestendo in completo automatismo confronti, deduzioni e contraddizioni. Sarà possibile, inoltre, accedere ai singoli atti senza bisogno di effettuare il playthrough completo o esaminare artwork o bozzetti preliminari in una apposita sezione galleria.
A mancare, purtroppo, è la localizzazione (anche solo testuale) in italiano: simbolo di una “pigra” (che pigra non è per tutti gli altri elementi) conversione 1:1 dalle versioni Nintendo Ds.
La recensione in breve
Ace Attorney Investigations Collection rappresenta il debutto di un gradevole spin-off della serie principale su PC e console. Due episodi, di cui uno inedito, che non mancheranno di divertire gli appassionati della serie, pur con una formula leggermente diversa da quella che ha reso famoso questo franchise. Una buona rivisitazione, con grafica e sonori rinnovati ma, con la grave mancanza della lingua italiana. Un buon diversivo, in attesa dei nuovi episodi.
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Voto Game-Experience