L’accordo per Call of Duty tra Sony e Microsoft è stata la notizia più importante della domenica, ma come tutti ben ricordano si poteva arrivare a questo esito mesi fa. Non solo, ma a conti fatti Sony aveva rifiutato un accordo apparentemente più vantaggioso di quello con cui ieri si è assicurata il franchise sparatutto di Activision per i prossimi anni.
Come ricorda l’insider spagnolo eXtas1s e come avevamo riportato per tempo, una mail emersa nel corso del processo con la FTC aveva mostrato i veri termini dell’accordo proposto a inizio 2022 da Phil Spencer a Jim Ryan. Questi prevedevano l’impegno a mantenere Call of Duty e tutte le IP Activision esistenti su PlayStation almeno fino al 31 dicembre 2017. Come sappiamo, PlayStation rifiutò quell’accordo.
Il nuovo patto tra le due concorrenti, siglato ieri, prevede sì la permanenza di Call of Duty su PlayStation, ma non vengono menzionate altre IP. Di contro, il periodo di collaborazione è stato esteso dal 31 dicembre 2027, ossia circa quattro anni da oggi, a un intervallo di 10 anni, coerentemente con quanto concordato con altri partner come Nintendo e NVidia.
Le vicende dei mesi scorsi, comunque, hanno dimostrato che a PlayStation poco importa di altre IP Activision, dal momento che i grandi numeri arrivano esclusivamente da Call of Duty. Tra le tante informazioni emerse in queste settimane c’è anche quella che vede oltre 4 milioni di copie di Call of Duty: Modern Warfare vendute solo su PlayStation nella prima settimana.
👀🔥 BOMBAZOO ❌🛑
Sony tuvo la oportunidad de evitar la exclusividad de todas las franquicias de Activision y Blizzard (Crash, Spyro, Diablo…etc) hasta 2027, pero en lugar de eso, optaron porque la saga #CallOfDuty no sea exclusiva durante los próximos 10 años.
Es decir,… pic.twitter.com/AZCpzjXXCT
— eXtas1s | #Xbox #Bethesda #ActivisionBlizzard (@eXtas1stv) July 16, 2023