Segnate una nuova data nella storia delle Console War, con un tregua chiamata Forza Horizon 5. Il famoso open world a tema corse, ideato dagli inglesi di PlayGround Games e rimasto per anni ad uso esclusivo degli utenti Xbox, esce dalla porta sul retro di casa Redmond per bussare a quella di SONY. Quest’ultima, fiera di vantare nel suo arsenale un’esclusiva del calibro di Gran Turismo 7, non aveva ancora nella sua faretra dei titoli un qualcosa di spensierato ma dannatamente “catchy” a tema corse. Ubisoft ha tentato (invano) di deviare tutta l’attenzione sul genere con i suoi due capitoli di The Crew, ma senza riscuotere un grande successo.
Ed ecco che questo sbarco arriva a ridosso di un grande update che celebra l’amore per il CrossPlay (e noi con loro). Se da una parte questo accordo avrà previsto sicuramente degli accordi tra i vari “attori”, dall’altra l’allargamento della base giocabile è una nuova fonte di monetizzazione per alimentare le casse della software house inglese (e non solo), che già da tempo ha avviato una politica del “se pretendi, spendi”, scansando abilmente il cancro del pay-to-win. Non cosa facile oggigiorno, visto e considerato che “mantenere” un gioco è diventato un qualcosa che non tutti hanno la capacità di sostenere nel tempo.
Preamboli a parte, Forza Horizon 5 arriva “a bomba” nella parentesi di ascesa di PS5 Pro, con delle feature grafiche che sembrano essere ad appannaggio di questa rinnovata potenza di calcolo della punta di diamante di SONY. In comune con la versione “base” della console troviamo il pieno supporto alle caratteristiche del DualSense, come il feedback aptico e i trigger adattivi, ma la resa finale non è minimamente paragonabile ai first party della nota software house giapponese. Una versione che, insomma, non si discosta moltissimo da quella Xbox Series X, e probabilmente la volontà è stata proprio quella, giusto per non creare troppo divario tra le due console (e magari desistere a fare “Ciao Ciao” con la manina e lasciare la patria dimora videoludica).
Al netto di tutto, anche per via del nuovo aggiornamento che ha introdotto una modalità nostalgica come Horizon Realms, il passare dall’altra parte della barricata, in compagnia di un titolo giocato per oltre 4 anni sempre e solo su una medesima piattaforma, è stata un’esperienza interessante oltre che fortemente educativa. Il perchè, dietro queste nostre parole, lo lasciamo alla nostra recensione di Forza Horizon 5 su PS5.
L’approdo su PS5: le principali novità
La perla di PlayGround Games, nonché fiore all’occhiello della libreria (un tempo) esclusiva di Xbox, giunge al netto dello stato dell’arte raggiunto sulla “cubica” master race di Redmond. Tutti gli aggiornamenti e contenuti extra, infatti, transitano su PS5, regalando una versione di Forza Horizon 5 completa sotto il profilo contenutistico. Il passaggio decreta, inoltre, la completa messa a regime della funzione Crossplay, consentendo di gareggiare in competitivo con i giocatori di entrambe le piattaforme.
L’occasione diviene utile anche per celebrare l’arrivo dell’update Horizon Realms, un pacchetto di contenuti in grado di richiamare nostalgia ed un pizzico di sana competizione. L’aggiornamento, infatti, consente di riavvolgere il nastro e riassaporare alcuni dei tracciati più belli visti nel corso degli ultimi 3 anni di attività. Parliamo di piste tematiche – come la Retrowave Highway o l’Oval Track Circuit – o legate ad una ricorrenza/momento dell’anno particolare – come la Lunar Drift Arena o lo Stadium Summer Party – sino ad arrivare allo Stadium Track, un vero e proprio nuovo tracciato (ed un templio per segnare dei nuovi record).
In totale, queste ambientazioni sono 12 e consentono di giocare in modalità “Classica” oppure attraverso un innovativo stile di gioco denominato “Skill mode”. Una competizione nella competizione, dove vince chi accumula un maggior numero di punti abilità. Le nostre performance, inoltre, vengo misurate anche da Forzathon Points, che arrivano a margine del raggiungimento di traguardi/obiettivi prefissati e che danno luogo all’ottenimento di ricompense speciali. Tra queste vi sono ben 4 bolidi inediti da sbloccare, ovvero la Lamborghini Revuelto, la Lamborghini Huracán Sterrato, la Lotus Exige Cup 430 e la Hennessey Mammoth 6×6.
Al netto di questo Ben di Dio sotto il profilo contenutistico, gran parte dell’attenzione era rivolta alle feature ad uso esclusivo del DualSense di PS5, ossia il Feedback Aptico e i Trigger Adattivi, e purtroppo arriva il primo scivolone. Entrambi infatti sono stati inseriti in questo porting, anche se la loro resa non è sempre particolarmente efficace. Trattandosi di un gioco arcade, ogni paragone con Gran Turismo 7 e Assetto Corsa Competizione, giusto per citare alcuni esempi autorevoli, finirebbe coll’avere poco senso ma sono utili per comprendere la differenza a livello di resa finale. In soldoni, il loro impatto si avverte ma non è determinante, e purtroppo doveva esserlo.
Un passaggio storico che segna una tregua (o la fine) della Console War
L’arrivo su PS5 di Forza Horizon 5 segna una nuova tappa fondamentale del famoso conflitto che vede da una parte SONY e dall’altra Microsoft in quella che la bibliografia ha amato definire “Console War”. In questi decenni di conflitti gli attori sono cambiati, lasciando come protagonisti questi due fronti che hanno visto scontrarsi a suon di specifiche tecniche di piattaforma, esclusive e piani di abbonamento. Il modello Game Pass di Microsoft sembrava aver azzerato il PS Plus di SONY ma qualcosa, probabilmente, non è andata come previsto. Troppo oneroso e poco sostenibile sul lungo periodo?
Forza Horizon 5 consente, infatti, di poter tranquillamente giocare in Cross-Play previa registrazione di un account Microsoft, anche se non siete possessori di console Xbox Series X. Magari è un modo per tentare di portare a casa nuovi adepti attraverso delle proposte ed offerte esclusive per stimolare un passaggio, ma resta il fatto che un tabù sembra essere caduto. E non è la prima “esclusiva” che perde il suo alone di esclusività. Senua’s Saga: Hellblade (con il secondo capitolo oggetto di numerosi rumor circa il possibile porting) e Indiana Jones e l’Antico Cerchio hanno già oltrepassato le mura di casa Redmond, giusto per citare gli ultimi, veicolando un’urgente revisione alla voce “Esclusive” per questo capitolo della Console War.
Eppure, questo porting è arrivato “castrato”, una specie di copia e incolla volutamente non in grado di sfruttare le reali potenzialità di PS5. Il supporto al feedback aptico – funzionalità non prevista negli attuali controller Xbox Series X – si riduce ad un livello di vibrazioni leggermente più accurato ma che non tiene conto dell’oggettiva consistenza della natura del manto stradale. Ok che non è simulativo, ci teniamo a ribadirlo, ma l’immersione ne risente e non di poco. Sui generis, anche per quel che concerne i trigger adattivi, con il punto di corda del freno che rientra tra la voce dei “non pervenuti”.
Al netto di queste considerazioni, il nostro più grande rammarico e non aver provato Forza Horizon 5 su PS5 Pro, dove siamo sicuri che, sotto il profilo grafico, il concetto di “differenza” è un qualcosa di concreto. Mai dire mai, ma nel complesso possiamo ritenerci soddisfatti. Abbiamo fatto bene a rimetterci in macchina e ritornare a gareggiare nel Festival più creativo di sempre.
La recensione in breve
Un porting che si limita a fare il "compitino" di sbarcare su PS5, ma senza spingere sull'acceleratore delle feature dedicate. Voluta o no come scelta, l'occasione è stata utile per celebrare il tanto desiderato CrossPlay ed apprezzare Horizon Realms. La riserva su PS5 Pro l'abbiamo elevata con rammarico, sarebbe stato bello poterla sciogliere.
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Voto Game-Experience