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Home»Notizie»Nintendo»Zelda 64, la beta di Ocarina of Time ritorna con una hack-rom

Zelda 64, la beta di Ocarina of Time ritorna con una hack-rom

Uno sviluppatore anonimo sta realizzando Zelda 64, una hack-rom che permetterà di giocare Ocarina of Time come era stato ideato inizialmente.
Luca De SanctisBy Luca De Sanctis17 Agosto 2023
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Zelda 64, hack-rom che riporta in vita la beta originale di The Legend of Zelda: Ocarina of Time
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Un fan anonimo, e che vuole rimanere tale probabilmente avendo imparato quanto può essere pesante il martello di Nintendo, della serie The Legend of Zelda sta sviluppando Zelda 64, una hack-rom che permetterà di giocare l’originale Ocarina of Time nel modo in cui è stato presentato nei materiali rilasciati prima della pubblicazione, inserendo quindi nuovi nemici e ambientazioni.

Come riportato anche da Games Radar, la versione che è arrivata sugli scaffali e nelle case di tutto il mondo di Ocarina of Time era certamente più impressionante a livello grafico, per gli standard del Nintendo 64, rispetto a quanto mostrato prima della pubblicazione, ma presentava grandi differenze rispetto alle versioni beta su cui si basavano video e immagini. Il materiale di Nintendo, infatti, includeva un gran numero di nemici e ambientazioni che è stato in seguito modificato o completamente rimosso dalla versione finale.

Lo scopo di Zelda 64, quindi, è riportare tutto a come era stato presentato dalle schermate condivise dalla Grande N, portando quindi ambientazioni completamente inesplorate e nemici rielaborati, senza dimenticare di connettere tutti questi nuovi elementi in modo opportuno alle sezioni di gioco già esistenti.

Questa hack-rom è stata presentata nel corso dell’F3 2023, una presentazione di vari fangame e mod messa insieme dal noto, nell’ambiente, Kaze Emanuar, il quale ha confermato che il creatore di Zelda 64 ha espressamente richiesto di rimanere anonimo.

Ciò è dovuto, molto probabilmente, alla quantità di progetti dei fan che sono stati abbattuti dagli avvocati di Nintendo, come il Pokémon FPS dell’anno scorso. Nonostante alla fine siano più quelli che riescono a sopravvivere che quelli che vengono chiusi, l’anonimato rimane comunque la strategia più prudente per poter continuare a lavorare rischiando il meno possibile.

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