Dopo tre lunghissimi anni, Need for Speed ritorna in pompa magna con Unbound, un progetto molto audace targato Criterion Software e pubblicato da Elettronic Arts. Need for Speed Heat aveva lasciato il segno ai giocatori, in qualche modo, e le aspettative per questo Unbuond erano piuttosto elevate. Sarà riuscito il team americano a rispettare il desiderio dei giocatori di vedere il ritorno di un nuovo “underground 2” o sarà un gioco come tanti altri?
Ebbene, Need for speed è tornato più potente che mai con un carattere inedito, anche se afflitto dalle solite problematiche della serie. Sin dalle prime battute del suo reveal, questo gioco targato Criterion Software dava l’impressione di dare una vita nuova al brand, forse cercando di cambiare direzione sia sul fronte narrativo che di gameplay.
L’elemento che contraddistingue Need for Speed Unbuond sin dal primo trailer è il comparto grafico caratterizzato da un importante cel shading applicato su tutti i personaggi del gioco e sprite o effetti in street art style durante le corse. A contornare tutto c’è una composizione sonora accattivante che rappresentasse appieno l’idea che questo gioco cerca di ripercorrere, con brani che riprendo la corrente rap/street rap, senza disdegnare brani più comuni.
Nonostante il divertimento sia un principio chiave di Need for Speed Unbuond, per tutta l’esperienza di gioco abbiamo continuamente sentito che mancasse qualcosa… come se cercasse di guidare verso l’obbiettivo ultimo senza però raggiungerlo completamente. Questo è semplicemente dovuto dai soliti problemi che il brand si sta portando da anni, e che vedremo assieme in questa sede.
La storia di Need for Speed Unbuond e l’open world a Lakeshore city
Possiamo dire che gli ultimi capitoli di Need for Speed non siano ben noti per la loro splendida trama, anche perché ormai il pattern era diventato lo stesso, ma qui in Unbound le cose cambiano leggermente.
La trama parte con l’incontro tra il protagonista, maschio o femmina, e l’amica Jasmine con Rydell, proprietario dell’omonima officina sede dell’incontro.
Il trio mostra sin dall’inizio un certo affiatamento e tra missioni molto semplici e diverse battute tra una fuga e l’altra, un giorno accade l’impensabile: Yaz, il soprannome di Jasmine, chiede di recuperare un’auto per conto di una sua conoscenza, ma una volta che il protagonista arriverà al luogo della consegna, si scoprirà che tutto questo era soltanto un diversivo per fare in modo che il garage di Rydell restasse incustodito, così che un gruppo di criminali potesse depredarlo e rubare tutte le auto da gara presenti.
Questo porterà il protagonista da punto e a capo, ma già dalle prime battute i colpi di scena non mancheranno e ammettiamo che siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’evoluzione della trama. Nulla di esaltante, sia chiaro, ma parliamo comunque di un livello più superiore di come siamo stati abituati. Quello che sicuramente abbiamo apprezzato tantissimo sono stati i dialoghi ben scritti che fanno trasparire appieno la caratterizzazione dei personaggi, mostrando così a noi giocatori il vero mood di Need for Speed Unbound.
Tutto ciò sarà ambientato tra le splendide strade di Lakeshore City, una città distopica ispirata a Chicago (specialmente per la distribuzione dell’architettura cittadina), tra ambientazioni puramente cittadine a colline di campagna. Qua potremmo partire con uno dei problemi che si accoda la serie da quando è nata la formula open world: la vuotezza della mappa.
Nonostante il level design delle strade sia divertente quando si gareggia, il gioco non sprona il giocatore all’esplorazione, imponendoci indirettamente ad affrontare dei viaggi che saranno da punto A a punto B, tipicamente dai rifugi alle gare e viceversa.
Infatti le attività principali che si affronteranno saranno le gare clandestine, spesso locate in punti più o meno distanti dai rifugi e in qualsiasi parte della mappa. In essi si può gareggiare alle gare previa quota di iscrizione, per quelle con il montepremi più alto, se no vi saranno quelle minori ove l’incasso del primo posto è quasi assicurato. Oltre a questo, ci saranno altri modi per ottenere soldi (elemento fondamentale per la customizzazione e l’acquisto delle auto), come le scommesse da fare contro gli avversari che, in caso di vittoria ottenuta dal trovarsi in una posizione in classifica più alta rispetto allo sfidato, si otterrà il bonus scommessa promesso.
Anche se le attività principali portano il giocatore a concentrarsi sulle gare clandestine, vi saranno spesso alcune missioni secondarie diversificate da fughe dalla polizia o corse contro il tempo. In alcuni casi, se portate a termine con successo, si viene ricompensati con lo sblocco di un nuovo rifugio. Questi sono fondamentali per la gestione del personaggio e dell’auto, oltre a cambiare da giorno e notte a ogni riposo.
A proposito di questo, la meccanica del giorno e della notte è presente in Need for Speed Unbound, anche se non incide quanto i capitoli precedenti: l’unica differenze tra le due parti del giorno è che durante la notte i soldi cumulabili dalle gare saranno di più… null’altro.
Una guida divertente, ma piena di difetti
Il brand non ha mai puntato a essere un simulativo di alto livello come un F1 2022 o altre esperienze con un gameplay approfondito come Forza e Gran Turismo 7, difatti il gameplay di Need for Speed Unbound è puramente arcade, ricco di elementi caratteristici che puntano all’intrattenimento a lungo termine del gioco.
Dimenticate qualsiasi tecnicismo per affrontare una curva: derapare è un elemento fondamentale per il gioco in quanto mezzo perfetto per affrontare una curva senza perdere il ritmo della corsa, ma sfortunatamente le prime vetture tenderanno a scivolare quasi sempre, andando così a perdere il controllo della macchina. Anche se si potrebbe considerare un’ottimo modo per temprarsi alla guida, spesso noi siamo stati costretti al riavvio della corsa perché non ci aspettavamo quella risposta da parte dell’auto.
Continuando con una nota dolente, in questo Need for Speed Unbuond c’è una città piena di auto ferme. Gli ostacoli in un contesto cittadino sono pressoché fondamentali, anche per il grado di immersione che possono offrire, ma questo senso viene annullato se spesso queste macchine compaiono all’improvviso e senza essere in moto. Sia chiaro: la distruttibilità dell’ambiente è ancora un elemento portante del gioco, con mille elementi che potremmo sfasciare al nostro passaggio, ma questa è una cosa va oltre.
Questo problema si accentua perché è una cosa che il giocatore non ha modo di affrontare durante le corse, facendolo possibilmente perdere senza che lui possa fare nulla. Se il gioco mi da modo di essere frustrato, soprattutto per una cosa che il giocatore non ha colpe, non è una cosa molto positiva.
Continuando sul fronte delle cose che non ci hanno convinto, vi potremmo parlare della polizia. Elemento poco sfruttato in Need for Speed Unbound in quanto presenta un’IA insufficiente di dare un certo grado di sfida al giocatore in qualsiasi delle sue difficoltà. Il concept dietro, ossia che possono ostacolare le gare clandestine e che possa partire un inseguimento dopo una gara, con il rischio di perdere il malloppo, è davvero intrigante, ma per come si pone la polizia non offre nessun livello di minaccia in qualsiasi caso.
Ma al netto delle nostre critiche, con queste problematiche che a lungo andare possono farsi sentire, dobbiamo dare a cesare quel che è di cesare: comunque Need for Speed Unboud rimane un gioco estremamente divertente e dinamico, con una capacità attrattiva, spesso valorizzata dalla storia e dal comparto artistico, non da poco. Il gameplay arcade esprime il pieno spirito del genere, avendoci donato grandi soddisfazioni sul lungo periodo e che, a chiunque cerca un’esperienza semplice con le macchine da staccare la spina, ci sentiamo di consigliare caldamente.
L’eccellenza del comparto artistico
Sul fronte artistico Need for Speed Unbuond è un gioco invidiabile. Non stiamo parlando di qualcosa di rivoluzionario, non era neanche questo l’obbiettivo di Criterion Software, ma quello di proporsi nel mercato con un gioco estremamente vicino alle nuove generazione con uno stile accattivante.
Mixare il cel shading con la street art in un contesto grafico realistico si potrebbe definire una mossa audace, ma il risultato si vede a schermo: un connubio di effetti e colori sgargianti che fanno godere qualsiasi giocatore pad alla mano. Nonostante sia un dettaglio meramente visivo, vi garantiamo che questi tanti particolare che hanno voluto implementare sono estremamente significativi per un’esperienza arcade come si propone Need for Speed Unbound.
Anche tutto ciò che riguarda il mondo di gioco c’è bisogno di aprire piccola parentesi: lo stile realistico adoperato per la città e le vetture è molto curato, offrendo spesso degli scorci mozzafiato rese al massimo con la modalità fotografica. Ciò che invece ci ha lasciato perplessi sono il distance rendering e tutto ciò che supera il nostro campo visivo ravvicinato. Palazzi, montagne, pianure e tutto ciò che vediamo distante perde di dettaglio, notando visibilmente un downgrade grafico.
Sentendo nostri colleghi che hanno avuto modo di giocare Need for Speed Unbuond per PC, questo problema non c’è stato, quindi ci viene da pensare che sia un difetto della versione Xbox Series X, la versione da noi giocata. Mentre invece su quanto riguarda l’ottimizzazione non c’è nulla da riscontrare, se non che abbiamo avuto un’esperienza fluida e priva di qualsiasi problema.
Mentre invece, com’è la personalizzazione delle vetture su Need for Speed Unbuond? Stupenda. Senza addentrarci nelle differenze con gli altri titoli del brand, in questo gioco potremmo dare spazio alle nostre fantasie più recondite, approcciandoci a un menu di personalizzazione estremamente ampio e ricco per qualsivoglia dettaglio della vettura. Se poi questa creatività può essere condivisa con gli altri giocatori, è un plus non indifferente del gioco.
Non è da meno la personalizzazione del personaggio dove troviamo un editor del corpo abbastanza basilare, ma una grande quantità di vestiti delle firme più famose per abbellire il nostro personaggio come meglio crediamo. Questi saranno sbloccati durante la storia e riscattabili con il denaro che si otterrà in game.
Considerano i capi che seguono i trend attuali tra le persone di giovane età, il comparto sonoro, soprattutto quello musicale, segue a pieno ritmo lo stesso spirito, con ben 70 brani che si rifanno agli artisti in voga al momento sulla corrente Street Art, Urban e Drip Style, come A$AP Rocky, Cristale, ICYTWAT e molti altri.
Una scelta azzeccata e che donano a Need for Speed Unbuond quell’accompagnamento musicale che rende le gare più energiche che mai.
La recensione in breve
Need for Speed Unbounds è un gioco che punta al divertimento puro che confà al genere arcade, cercando però di avere una sua autorialità nel genere con uno stile artistico accattivante e molto vicino ai giovani giocatori, specialmente quelli di oltre oceano. Il problema è che si porta dietro i difetti caratteristici del brand da quando la serie conosce gli Open World, afflitto da una mappa curata nello sviluppo, ma assente nelle attività, senza nessun coinvolgimento per il giocatore sul fronte dell'esplorazione. Manchevole è anche il gameplay con la derapate, elemento importantissimo per qualsiasi gara, che non riesce a essere ottimamente congegnato risultando troppo scivoloso. Il pop-up degli ostacoli durante le gare e l'IA della polizia insufficiente, aggravano la sua posizione... anche se è assurdo, però il gioco rimane molto divertente grazie al feeling in corsa e l'eccelso comparto artistico. Su Xbox perde la resa grafica, ma nulla di troppo importante da rovinare gli scorsi di Lakeshore city.
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Voto Game-Experience