Sono stati rivelati i primi dettagli sulla troupe che lavorerà al prossimo adattamento televisivo di Horizon della Sony. Come ha rilevato il giornalista Jeff Grubb, sul sito web della Directors Guild of Canada Ontario è stato pubblicato un elenco dei membri della troupe coinvolti nel progetto.
L’elenco contiene 27 nomi, tra cui il primo assistente alla regia Jack Boem (The Boys, Resident Evil: Welcome to Raccoon City) e l’art director Michele Brady (The Expanse, Saw 2). A maggio Sony ha annunciato di essere al lavoro su un adattamento televisivo di Horizon, che sarà trasmesso su Netflix. Grubb ha poi affermato che lo show si chiamerà Horizon 2074 e che si svolgerà su due linee temporali.
I giochi per PlayStation, Horizon Zero Dawn del 2017 e Horizon Forbidden West del 2021, sono ambientati circa 1.000 anni dopo la caduta dell’umanità.
“Lo show, così come è stato lanciato in questo momento, si chiama Horizon 2074 e si dividerà tra la linea temporale che vedete nei giochi e quella di quando le cose iniziano a cadere”, ha affermato Grubb in un recente video di Giant Bomb.
“L’idea è che non si tratti di un reboot o di un remake o di una sorta di rivisitazione della trama del gioco. Avrà luogo parallelamente e spiegherà altri elementi accaduti nel gioco”.
A maggio Sony ha anche annunciato di essere al lavoro su un adattamento televisivo di God of War con Amazon e su un film di Gran Turismo diretto dal regista di District 9 Neill Blomkamp. Le riprese della serie TV di The Last of Us della HBO si sono concluse all’inizio del mese.
La nostra Recensione di Horizon Forbidden West
Horizon Forbidden West è uscito per PlayStation 4 e PlayStation 5 il 18 febbraio 2022. Coloro che possiedono la versione di generazione precedente saranno in grado di passare alla versione di generazione attuale gratuitamente. Se siete interessati, trovate la nostra recensione qui.
“Horizon Forbidden West incarna alla perfezione tutte le aspettative e i desideri che milioni di fan di Guerrilla, terminato il primo capitolo, avevano riposto nel sequel. Un’opera mastodontica, un open world di elevatissima caratura che spinge ad un livello successivo quanto di eccellente svolto con Zero Dawn: che la si osservi sotto una lente narrativa, tecnologica o di puro gameplay, la nuova avventura di Aloy nell’Ovest Proibito convince senza remore alcuna, irradiando grinta e carattere tipiche delle produzioni destinate a divenire paradigma.“