Il recente aggiornamento gratuito ha reso la Wipeout Omega Collection completamente compatibile con il PSVR. Era d’obbligo quindi provare a sfrecciare in realtà virtuale lungo i tunnel e le città avveniristiche.
Che tutta la Wipeout Omega Collection sia di colpo giocabile in realtà virtuale non è cosa da poco. Kazunori Yamauchi, con il suo GT Sport, avrebbe dovuto aggiungere un intero titolo al catalogo della periferica, salvo poi limitarsi ad una risicata modalità di contorno rispetto alla portata complessiva. Qui invece sia la campagna, che l’online e le corse libere sono affrontabili con il visore in testa, raggiungendo una completezza di contenuti praticamente pari al 100%, come avvenuto per Resident Evil VII.
Un risultato notevole, che offre un’esperienza ampia e qualitativamente ottima per tutti coloro che vogliano provare il titolo di XDev in VR.
Dopo esser scesi in pista la visuale con cui si viene accolti è quella in prima persona, da dentro l’abitacolo. Una scelta scontata e che serve ad enfatizzare al massimo il senso di immersione nei tracciati, di cui si possono ammirare le architetture e i dettagli non solo guardandosi attorno, ma anche alzando lo sguardo. Una mossa, quest’ultima, che sarà meno infrequente di quanto si possa pensare.
Che sia per sentirsi sovrastati dalle volte di vetro e acciaio o dai mezzi che orbitano in cielo, che sia per osservare le pendenze che sfidano la gravità su cui il nostro veicolo correrà, la visuale dinamica riesce ad esprimere tutto il futurismo tipico di Wipeout attraverso questo modo di giocarlo. Se lo scopo della realtà virtuale è di enfatizzare i punti di forza delle ambientazioni più fantasiose, questo intento è soddisfatto alla perfezione in questo caso. Normali passaggi o salti da trampolini e pedane, vengono anch’essi potenziati nella loro resa scenica mentre ci si trova ai comandi della Feisar o delle altre navicelle.
L’ottimizzazione inoltre ha mantenuto la frequenza di fotogrammi decisamente alta e fluida, permettendo di evitare la nausea da movimento e rendendo l’elevata velocità accettabile anche per chi può soffrire facilmente di questo disturbo. Anche le manovra più azzardate, come gli avvitamenti, mantengono una scorrevolezza cristallina e mettono in evidenza un lavoro di adattamento superiore a quello di Drive Club VR.
Anche spostando la telecamera esternamente all’abitacolo si mantiene comunque un grado di spettacolarità decisamente alto, garantito anche da una qualità grafica più che soddisfacente anche nel passaggio dalla visualizzazione normale a quella VR.
La quantità di piste su cui viaggiare è inoltre elevata, dato che la Omega Collection include sia Wipeout HD e l’espansione Fury, pubblicati su PS3 nella scorsa generazione di console, sia il 2048 arrivato su Vita qualche anno fa. Tutto questo materiale è ora disponibile per essere giocato tramite il visore, garantendo un’ottima longevità per chi cerchi un titolo duraturo per la periferica VR.
Wipeout Omega Collection diventa quindi una killer application al pari di Resident Evil VII per questa tecnologia. L’aggiornamento è disponibile gratuitamente sia per chi ha la versione digitale, che quella fisica, sotto forma di patch.
Leggi anche la recensione di Moss, per PS-VR