Yuji Naka, uno dei creatori di Sonic è stato arrestato dalla polizia giapponese con l’accusa di insider trading ai danni di Square Enix
Yuji Naka, uno dei creatori della serie di Sonic The Hedgehog è stato recentemente arrestato dalla divisione speciale della polizia di Tokio (Special Investigation Department) con l’accusa di insider trading ai danni della Square Enix, azienda per la quale ha lavorato. L’accusa fa riferimento al 2020, periodo nella quale Yuji Naka era ancora dipendente Square Enix. Durante quell’anno infatti era al lavoro su Balan Wonderworld, titolo che non riscosse particolare successo né da parte della critica né tantomeno da parte del pubblico, viste le vendite disastrose del titolo che portò al conseguente licenziamento da parte del Publisher giapponese.
L’accusa nei confronti di Yuji Naka lo vuole coinvolto in un episodio di insider trading riferito all’acquisto di azioni Square Enix poco prima che venisse rilasciato Dragon Quest Tact, gioco mobile appartenente per l’appunto al famoso brand disegnato da Akira Toriyama e di proprietà della casa nipponica. Il creator di Sonic essendo interno all’azienda, era a conoscenza dell’uscita da li ad un anno del titolo per mobile, il che porta gli investigatori a pensare che proprio per questo motivo decise di acquistare 10’000 azioni del valore di 2,8 milioni di yen (circa 19’000€) per poi rivenderle successivamente all’annuncio del gioco, con un valore maggiorato, così da trarne un profitto.
Non solo Yuji Naka accusato di insider trading
Square Enix non è nuova infatti a situazioni simili, infatti, anche Taisuke Sasaki e Fumiaki Suzuki sono stati accusati e arrestati per la medesima condotta, i due ex dipendenti della casa giapponese avrebbero anch’essi acquistato azioni della Square Enix per un valore di circa 325’00€ con lo stesso intento di Yuji Naka di rivenderle, successivamente al lancio di Dragon Quest Tact, azione che comporta il reato di insider trading, poiché acquistare azioni in sfruttando conoscenze ottenibili solo dall’interno dell’azienda e non di dominio pubblico è considerata una pratica illegale.
Square Enix ha comunicato in una nota ufficiale che si metterà a completa disposizione per fornire ogni aiuto possibile alle autorità (Securities and Exchange Surveillance Commission) impegnate nelle indagini.