Grazie al gigantesco leak che ha colpito Microsoft qualche giorno fa possiamo leggere un’email, scritta da Phil Spencer, dove il dirigente critica in maniera pesante e decisa il mercato dei Tripla A, evidenziando tutta una serie di problemi che lo rendono al momento decisamente poco sostenibile per molti attori del mercato dei videogiochi.
Questa email di Spencer era diretta a Satya Nadella, il CEO di Microsoft, con l’obiettivo di spiegarli il funzionamento del mercato attuale dei Tripla A e tutti i limiti che presenta, con dei costi esorbitanti che lo rendono insostenibile per tanti publisher e team di sviluppo.
Eccovi un estratto dell’email inviata dal CEO di Xbox (grazie a Kotaku) a Nadella:
“Quello che vedo è che negli ultimi 5-7 anni i grandi publisher AAA hanno cercato di utilizzare i valori produttivi per arroccarsi. Ma poche aziende possono permettersi di spendere i 200 milioni di dollari che Activision o Take-Two Interactive investono per mettere in commercio titoli come Call of Duty o Red Dead Redemption. Questi grandi editori AAA hanno principalmente utilizzato questa scala di produzione per mantenere ogni anno le loro serie migliori tra i giochi più venduti.
Ma questo approccio alle dimensioni produttive/costi di sviluppo ha di fatto ridotto la loro capacità di creare nuove proprietà intellettuali (IP). Questo perché il tasso di rischio per le nuove IP con tali livelli produttivi ha portato gli editori a evitare di produrne, così da non andare incontro a rischi eccessivi. Per questo motivo abbiamo visto notevole un aumento dell’uso di grandi proprietà intellettuali di terze parti (Star Wars con EA, Spiderman con Sony, Avatar con Ubisoft, ecc).
Questa stessa dinamica si è ovviamente verificata anche a Hollywood, con Netflix che ha creato più nuove IP di qualsiasi altro studio cinematografico. Giochi come Fortnite, Roblox, Minecraft, Candy Crush, Clash Royale, DOTA2, ecc. sono stati tutti creati da studi indipendenti con pieno accesso alla distribuzione. Nel complesso, questa, a mio parere, è una cosa positiva per il settore, ma mette le grandi case editrici AAA in una posizione precaria per il futuro. Le grandi case editrici AAA stanno sfruttando al massimo le loro migliori serie, ma stanno lottando per rimpiazzare il loro portafoglio di serie di successo; la maggior parte delle grandi case editrici AAA sta ancora raccogliendo i frutti delle serie create più di 10 anni fa.”
Archiviate queste dichiarazioni di Phil Spencer, decisamente interessanti, aggiungiamo che il gigantesco leak è stato un errore interno ad opera di Microsoft stessa.