Abbiamo già segnalato la tentata class-action nei confronti di Microsoft per via di alcuni problemi noti e ben documentati legati al Controller Elite Serie 2 di Xbox. Il controller presenta infatti numerosi problemi nonostante il suo prezzo assolutamente premium, risolvendo soltanto in minima parte alcuni dei frequenti difetti di fabbrica della sua vecchia versione.
Microsoft, infatti, si sarebbe soltanto occupata di risolvere lo scollamento delle scocche posteriori del pad (inevitabile durante il caldo della stagione estiva) perché per quanto riguarda tutto il resto il prodotto in questione fa ancora record di problemi e segnalazioni da parte dei giocatori.
Il problema più frequente è proprio il drifting, che si ripresenta prepotentemente ancora una volta dopo tutte le revisioni apportate al pad da parte della compagnia americana, spingendo un gruppo organizzato di persone a intentare una causa contro Microsoft. L’azienda, secondo questa testimonianza, non avrebbe fatto nulla per sistemare questo problema che era già parecchio noto con le versioni precedenti del pad.
Mentre si chiedeva di andare a processo in tribunale con tanto di giuria, il colosso di Redmond ha cercato di andare incontro ai consumatori estendendo il periodo di garanzia dai soli 90 giorni a un anno, a partire dalla data di acquisto.
Ebbene, ora Microsoft è riuscita a bloccare la class-action e quindi a non andare in tribunale, facendo così valere il proprio contratto di servizio e l’accordo di garanzia sottoscritto con i clienti nel momento dell’acquisto del prodotto. In pratica, questi accordi prevedono che i consumatori procedano a querele e arbitrino controversie esclusivamente su base individuale, rifacendosi a determinati processi nei confronti dell’American Arbitration Association.
Questo perché nei termini di contratto di Microsoft risiede una particolare clausola che vieta ai consumatori di fare gruppo e intentare class-action nei suoi confronti, con chiara perdita di diritti, strumenti e garanzie tra i consumatori che si dovranno affidare ad altre soluzioni decisamente più lente e dagli esiti più incerti.
Ad approvare la richiesta di Microsoft di evitare il tribunale è stato il giudice del distretto occidentale di Washington Ricardo S. Martinez, il quale ha confermato che i consumatori potranno risolvere le loro controversie esclusivamente al di fuori del tribunale. Speriamo comunque che questa situazione non sia stata futile e che il colosso di Redmond possa in futuro rimediare finalmente a questi problemi con controller meno difettosi.
Ricordiamo che il drifting è quel problema che fa registrare alle levette analogiche dei movimenti anomali, anche quando queste non vengono nemmeno sfiorate da parte dell’utente. Praticamente gli analogici registrano degli input da soli durante il gioco, rendendo l’esperienza non solo frustrante, ma a volte anche completamente ingiocabile.
Giusto per darvi un’idea dei problemi generali, tra cui il drifting, che si possono riscontrare con questo controller, qui sotto abbiamo riportato un video che raccoglie alcune segnalazioni da parte degli utenti sulla loro esperienza.
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