Metro ha pubblicato un articolo dedicato all’opinione di un lettore dove possiamo scoprire che secondo lui Microsoft non uscirà realmente dall’industria dei videogiochi con la divisione Xbox, ma che un’eventuale chiusura della divisione gaming dell’azienda di Redmond rappresenterebbe un bene per il mercato.
Questo articolo di Metro, decisamente discutibile, è stato pubblicato in seguito al leak che ha colpito la corporazione americana qualche giorno fa, con il lettore del portale online inglese che si dice fortemente infastidito dalla presunzione ostentata da Microsoft in ambito acquisizioni a più riprese.
Nello specifico l’utente è piuttosto critico nei confronti del desiderio di Phil Spencer di acquisire prima o poi anche Nintendo, con il dirigente che ha ammesso che questa fusione rappresenterebbe nientemeno che “il punto più alto” della sua carriera.
E questo è un desiderio che ha infastidito molto il lettore di Metro, visto che in paio di anni Xbox ha già acquisito ZeniMax Media (Bethesda) e Activision Blizzard. Secondo lui infatti il mondo dei videogiochi sarebbe un posto migliore senza un competitor così tanto ricco e con la volontà di acquisire publisher di terze parti.
Chiarito il perché della sua poca simpatia nei confronti di Xbox, l’utente ha affermato quanto segue:
Ho letto che in quel di Microsoft qualora non raggiungono gli obiettivi per gli abbonati al Games Pass potrebbero decidere di lasciare l’industria dei videogiochi. Onestamente non è una cosa a cui credo neanche per un attimo… ma vorrei che fosse vero. È vero, potrei non guardare con simpatia Xbox, ma non mi piace pensare me stesso come un fanboy di PlayStation, visto che reputo l’atteggiamento di Sony e la mancanza di comunicazione negli ultimi 12 mesi addirittura al limite dell’offensivo.
Non dovremmo avere delle preferenze quando si tratta di aziende senz’anima, eppure non posso fare a meno di pensare che Microsoft abbia un’influenza molto più maligna sull’industria dei videogiochi rispetto a Sony o Nintendo. Invece di firmare assegni per 69 miliardi di dollari avrebbero potuto seguire l’approccio di Nintendo e Sony acquisendo studi di piccole o medie dimensioni per poi trasformarli esattamente in ciò di cui hanno bisogno, non acquisendo enormi capisaldi del settore con transazioni gigantesche.
Questa infatti, come dimostrano le prove, è la strategia più sensata e sostenibile per diventare un grosso problema nel settore dei giochi, mentre l’approccio del “toro in un negozio di porcellane” di Microsoft non solo è inutilmente distruttivo, ma non è mai stato dimostrato che funzioni. Xbox è morta per tre generazioni consecutive e se smettessero e si arrendessero prima della prossima, non verserei una sola lacrima