Non solo Call of Duty, ma anche World of Warcraft potrebbe essere un titolo potenzialmente esplosivo, a livello commerciale, nel caso dell’acquisizone di Activision-Blizzard da parte di Microsoft. Andando ad esaminare minuziosamente il testo pubblicato dalla CMA, l’antitrust inglese, nell’ambito delle indagini preliminari all’approvazione dell’affare, quello che emerge è che l’approdo del titolo sul catalogo PC Game Pass è quanto meno improbabile.
World of Warcraft, difficile integrarlo nel catalogo Game Pass
L’importanza di World of Warcraft nel panorama dei giochi che fanno capo ad Activision è ben delineata in un passaggio specifico. Si legge infatti che l’82% dei guadagni della compagnia deriva da soli tre giochi, e nello specifico Call of Duty, Candy Crush e lo stesso World of Warcraft. Su Call of Duty ne abbiamo ormai sentite di tutti i colori, rappresentando lo sparatutto il peggior incubo di Sony nel caso di inclusione nel Game Pass, ma anche World of Warcraft sarebbe un argomento interessante per attirare nuovi abbonati al servizio Microsoft.
Il problema, sottolineato dalla stessa parte di Xbox, è che pensare di includere il gioco su PC Game Pass è tecnicamente molto impegnativo. Una larga parte delle quote PC di Activision dipende da World of Warcraft, si legge, un gioco in abbonamento che non fa parte di nessun altro servizio e che risulterebbe tecnicamente molto difficile da integrare in un catalogo in abbonamento.
Da questo punto di vista, insomma, Sony dovrebbe sentirsi più rassicurata. Non si tratta infatti di promesse a cui dare fiducia, come quella di Call of Duty disponibile anche per PlayStation 7, ma di una potenziale incompatibilità tra due abbonamenti mensili che sarebbe difficilmente gestibile anche in un servizio super organizzato come quello del Game Pass.