Una delle principali novità presenti in Call of Duty Warzone 2.0 è la modalità DMZ. Mentre il free-to-play di Activision si appresta a debuttare oggi su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC e a riscrivere le regole del genere, rappresentando un importante passo in avanti anche rispetto al suo predecessore, c’è già chi ha qualcosa da ridire proprio nei confronti di questa modalità aggiuntiva.
Dr Disrespect: la modalità DMZ di Warzone 2.0 nasce morta
Facendo un passo indietro, quella che viene definita modalità DMZ in Warzone 2.0 è in sostanza una modalità sparatutto a estrazione con obiettivi intermedi. In altre parole, le squadre di giocatori dovranno calarsi in una sezione della mappa Al Mazrah e portare a termine una serie di missioni, prima di fuggire sani e salvi. Gli avversari saranno gestiti dall’intelligenza artificiale, ma ci sarà anche lo scontro contro le squadre nemiche, anch’esse intenzionate a portare a compimento gli obiettivi assegnati.
Questi compiti possono andare dal saccheggio di oggetti specifici all’eliminazione di determinati PNG o di determinati operatori di altre squadre. Le possibilità sono molte e garantiranno sicuramente una buona varietà alla modalità, che come avrete capito non è qualcosa di nuovo in termini assoluti, ma che rappresenta un’interpretazione di meccaniche già viste, ad esempio, in Escape from Tarkov, solo declinate in salsa Warzone 2.0.
Al termine delle sottomissioni, la squadra dovrà dirigersi a un punto di estrazione ed uscire dalla mappa con il bottino del caso. In caso di morte in una qualunque delle fasi della missione la penalità andrà dalla perdita delle risorse accumulate a quella delle armi, motivo per cui conviene pianificare per bene le proprie mosse e organizzare il lavoro di squadra.
Ebbene, anche se di fatto finora nessuno ha ancora messo mano alla modalità DMZ, disponibile da oggi in contemporanea con il lancio di Call of Duty Warzone 2.0 e della Stagione 1, qualcuno la critica già in modo pesante. Si tratta di Dr Disrespect, il celebre streamer, che si è espresso su Twitter in proposito. “Quella nuova trovata della modalità DMZ è già morta“, si legge nel tweet. “Nessuno vuole giocare quella roba progettata da bambini.”
Da dove derivi la sentenza netta di Dr Disrespect non è chiaro, visto che al momento del tweet il gioco era lungi dall’essere pubblicato. Le informazioni e i video a riguardo non sono mancati, ma farsi un’opinione precisa senza mettere mano diretta al materiale di partenza non sembra plausibile, né corretto a dire il vero. Staremo a vedere se, alla prova dei fatti, la modalità DMZ farà cambiare idea al suo principale critico, ma soprattutto se riuscirà invece a convincere il grande pubblico.