Reduce dalla vittoria del premio Best Game ai BAFTA Game Awards 2023, nonostante la nomination di titoli possenti come Elden Ring e God of War Ragnarök, Vampire Survivors alza ulteriormente l’asticella dell’esperienza di gioco con il suo secondo DLC, Tides of the Foscari. La continua iniezione di dopamina offerta dal roguelike nato per mano di Luca Galante diventa ancora più ricca ed entusiasmante, a quattro mesi dall’introduzione del primo pacchetto aggiuntivo Legacy of the Moonspell, che ha portato i seguaci di Gennaro Belpaese e Concetta Caciotta nelle terre innevate del Giappone feudale.
Questa volta, però, l’avventura ha luogo nei dintorni del Lago Foscari, tra allievi e maestri dell’omonima Accademia dove i rampolli delle élite mondiali studiano per diventare potenti maghi, generali infaticabili e spie scaltre. Sarà tanto elettrizzante quanto le scariche del messere Porta Ladonna? Per conoscere la risposta vi lasciamo la nostra recensione del DLC Vampire Survivors: Tides of the Foscari.
Le novità di Tides of the Foscari
Il protagonista assoluto dell’ultimo DLC del titolo firmato poncle (ricordiamo, la recensione di Vampire Survivors è a distanza di un click) è l’inedito livello congegnato magistralmente: esattamente come per il primo contenuto aggiuntivo introdotto nel dicembre 2022, la mappa non è strutturata come un paesaggio infinito da percorrere ciclicamente. Al contrario, viene suddivisa in molteplici aree pullulanti di mostri mai visti prima, tra presunti goblin, folletti e funghi antropomorfi. Foreste, labirinti di siepi e un piccolo villaggio deserto sono separati solamente da un fiume, oltre il quale si colloca la vera attrazione locale: il Lago Foscari.
Le animazioni mistiche potrebbero illudervi: non si tratta di un luogo onirico, bensì di un paesaggio anomalo – al quale Vampire Survivors, in fondo, ci ha abituati – pieno di segreti e con altri personaggi da salvare. Questa volta sono otto gli eroi da sbloccare, a cominciare da Eleanor Uziron, una brillante maga allieva della Torre Azzurra. Dall’Accademia Foscari con furore arrivano dunque Maruto Cuts, l’astuto campione dell’Incudine scarlatta; Keitha Muort, furba ranger alla ricerca di avventura; e Luminaire Foscari, la strega custode di Lago Foscari. Sembrano provenire da Dungeons & Dragons ma, in fondo, sono gli archetipici personaggi “per nulla scopiazzati” che Luca Galante e soci hanno proposto sin dall’inizio in questo progetto low-cost.
Avvolti da un alone di mistero, i personaggi restanti – tra cui l’esilarante Rottin’Ghoul – dovranno essere sbloccati risolvendo gli enigmi che circondano il Lago Foscari. Assieme ad essi, a celarsi tra le righe degli Achievement è una seconda mappa, l’Abisso Foscari. Senza dilungarci troppo sulle loro abilità e caratteristiche (altrimenti, che gusto ci sarebbe a sbloccarli con le proprie mani e il proprio ingegno?), confermiamo senza dubbio alcuno che Vampire Survivors: Tides of the Foscari brandisce la nostalgia come un’arma e trasforma i modelli triti e ritriti delle narrazioni fantasy in un episodio atipico, spassoso e ipnotico, in linea con il resto del gioco.
Un “more of the same” che colpisce
I sentimenti di nostalgia fantasy che hanno deliziato i fan del genere tra anni Ottanta e Duemila, complice il proliferarsi di immaginari tra letteratura, cinema e videogiochi, si incontrano con meccaniche già viste e arsenali inediti in un pacchetto a dir poco soddisfacente. Le nuove armi, come la spada Eskizzibur e la sua evoluzione Legionnaire, oppure la Freccia Flash che si trasforma in Millionaire, giungono con i propri effetti visivi e sonori e deliziano sia gli occhi che le dita, estasiate a furia di pigiare tastiera e mouse mentre sconfiggono orde di creature orripilanti – tranne il bruco Sammy, che con la sua faccia “da ebete” non si può odiare.
Il risultato finale potrebbe avere il sapore di “già visto”; del resto, il gameplay rimane il medesimo di sempre. Tuttavia, garantisce oltre una decina di ore di divertimento e ha tutte le carte in regola per deliziare il palato di coloro che si possono già definire cultori di Vampire Survivors.
Nel suo fondamentale equilibrio, il DLC Tides of the Foscari è particolarmente curato e apprezzabile sotto ogni punto di vista. Forse, però, poteva osare di più inserendo un maggior numero di segreti, rendendo questa fantasia spietata ancor più enigmatica. Non consideratela però una lacuna: Tides of the Foscari fa quello che deve fare senza sosta, spremendo il giocatore nell’ansia dell’indecifrabilità dei proiettili e degli effetti su schermo.
La recensione in breve
Voi che amate Vampire Survivors, correte ad acquistare l’ultimo DLC Tides of the Foscari. I vincitori del prestigioso titolo Best Game al BAFTA meritano ancora la vostra attenzione e una donazione pari a un caffè o poco più, in cambio di un altro prestigioso pacchetto di personaggi, mappe e armi che non solo soddisfa le aspettative, ma rende sempre più eccitante un’esperienza già magnetica. La formula resta vincente e, ancora una volta, barbiturica. Insomma, prendetevi qualche ora e andate a prendere il sole accanto al Lago Foscari: non ve ne pentirete.
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Voto Game-Experience