Secondo il noto analista di NPD Group, Mat Piscatella, non sarebbero le copie vendute a determinare il successo di un videogioco. Stando infatti a quanto condiviso dall’analista, non dovremmo basarci troppo dei report finanziari delle aziende in cui si parla solamente delle copie vendute.
Secondo Piscatella lo stesso discorso si applica sulle piattaforme hardware, che hanno prezzi molto diversi e quindi hanno più senso se calcolate in dollari/euro che in unità. Ecco di seguito il tweet dell’analista:
“Sarebbe opportuno avere qualche riserva su tutti i report relativi alle vendite di un gioco che riguardano esclusivamente le ‘unità’, soprattutto se quel prodotto è stato incluso in un servizio ad abbonamento o ha subito un importante sconto (ad esempio del 90%) su piattaforme come Steam. I numeri delle vendite calcolati in base alle unità possono essere gonfiati molto facilmente.”
Non bisogna fidarsi troppo delle copie vendute
Stando al ragionamento di Piscatella, se un titolo vende 4 o 5 milioni di copie non è necessariamente un successo, se una parte delle copie piazzate sono state vendute tempo dopo il lancio o attraverso forti abbassamenti di prezzo. A confermare questa visione è stato anche l’analista Daniel Ahmad, che con un chiaro e semplice esempio ha cercato di far comprendere quali siano gli errori commessi nei moderni sistemi di calcolo delle vendite di un gioco.
“Questo vale anche per le mie battute su Twitter, ma nell’altro modo. Certo, una mia battuta può avere solo 10 Mi piace, ma quel numero è molto fuorviante e il numero di persone a cui “mi piace” è molto più alto dato che milioni di persone ridono in silenzio ma probabilmente dimenticano di fare clic sul pulsante Mi piace.”