Mai come in questo inizio di 2024 si era visto una così prolifica presenza di nuovi metroidvania nel mercato videoludico. Ed in questa pletora di giochi labirintici e mnemonici arriva un nuovo titolo che, sin dalla sua presentazione, ci aveva colpito per il suo stile tutto particolare. Andiamo quindi a vedere insieme cosa si cela dietro il gioco nato dalla penna degli autori di Hotline Miami, in questa nostra recensione di Ultros.
Una storia “da vedere”
Preferiamo non narrare qui la storia di Ultros, per non privarvi delle sensazioni particolari che si provano pad alla mano. Essa viene raccontata utilizzando lo stratagemma delle immagini statiche di due personaggi che si parlano fra loro, ma non per questo si dimostra poco profonda. Anzi, ci regala delle piccole perle che lasceranno il giocatore ad arrovellarsi sul senso profondo di interconnessione fra l’essere umano ed il tutto che lo circonda.
L’artista svedese Niklas “El Huervo” Akerblad., ha messo molto del suo nel gioco, e questo suo modo di pensare si respira ad ogni angolo di mappa che esploreremo. In ultimo – ma non per questo meno importante – questo gioco lancia un messaggio forte, e solo i poco attenti a quello che accade nel mondo non lo coglierà. Seppur criptico, e nascosto fra le pieghe di una storia fantastica ambientata sulla Sarcophagus, l’astronave utero che ci ospiterà in questa storia fatta di cicli di morte e rinascita sarà in grado di parlare al nostro cuore.
Frida Kahlo
Muoversi nel mondo di Ultros è una esperienza “particolare”. Il setting, i colori e le ambientazioni vi rimanderanno a quel mondo che Frida Kahlo aveva ben rappresentato nei suoi quadri. Un mix perfetto fra la bellezza di un posto sconosciuto ed un viaggio causato dall’uso di sostanze psichedeliche, che si fonde tutto nei toni accesi e vivaci, contornati tuttavia da un velo di malinconia difficile da non cogliere (perchè alla fine ci racconta di una morte necessaria alla vita). Ed è con questo stato d’animo che noi ci aggireremo nei meandri della Sarcophagus, con un level design di tutto rispetto e che non complica la vita al giocatore con inutili trabocchetti o impossibili luoghi nascosti da scoprire per poter proseguire nella storia.
Ci basterà raccogliere una mini spada e fermarci alle radici (delle zone di salvataggio e di recupero), per poter sbloccare nuove abilità della nostra protagonista. Tutto questo tramite l’operazione più semplice del mondo: mangiare. Infatti, quando sconfiggeremo i nostri avversari, essi ci rilasceranno delle parti del loro corpo e delle quali potremo nutrirci, e più saremo variegati nel nostro stile di combattimento, più sarà facile raccogliere parti sane e preziose che ci daranno prima l’energia necessaria a farci progredire. Si potranno inoltre coltivare alcune specie di piante particolari, che ci forniranno altri semi o frutti da mangiare, oltre ad essere sfruttabili per poter raggiungere parti altrimenti inaccessibili.
Ad ogni inizio di loop il nostro personaggio perderà tutte le abilità acquisite, tranne quelle che avremo provveduto a bloccare con un item particolare chiamato micelio. Questo sarà reperibile nei luoghi nascosti del gioco e ci permetterà, dopo 3 loop, di bloccare tutte le abilità più importanti e tenere intatta la nostra build. La mappa sarà esplorabile quasi da subito, con alcune zone da aprire con l’astuzia (usando le piante) o con la forza (usando l’attacco caricato).
Ad un certo punto del loop, sbloccheremo il doppio salto che ci consentirà di raggiungere le parti più alte dell’astronave. La mappa è grande (ma non enorme), e dopo un paio di loop si potrà percorrerla a memoria e senza doverla aprire incessantemente (come di solito accade nei metroidvania). Le musiche di sottofondo sono stupende. Si passa dal semplice suono di un violoncello ad una musica elettronica potente ed epica durante i combattimenti, inframezzati da tantissimi strumenti a fiato digitalizzati e non, a sottolineare ogni momento del gioco con dei suoni che resteranno a lungo nelle orecchie di chi ascolta.
Anche i rumori ambientali, che riproducono in maniera artificiosa quelli di una foresta amazzonica, sono ben curati e studiati per restare nel cuore del giocatore. Gli NPC presenti nel gioco sono ben caratterizzati, e per quanto si lasci molto della loro storia all’immaginazione del giocatore, essi non saranno mai piatti e privi di spessore, lasciandoci a bocca aperta per il loro design così particolare e che a volte richiama altri giochi ambientati nello spazio profondo.
En Garde
Diciamocela tutta: il combattimento non è il cuore pulsante di Ultros. Anzi, qui a farla da padrone è sicuramente l’esplorazione della mappa e il messaggio che i creatori del gioco vogliono darci. Ed è per questo che i nemici incontrati nelle nostre scorribande saranno pochissimi e molto diradati all’interno della mappa di gioco. Quando affronteremo un nemico potremo scegliere se sconfiggerlo oppure nutrirlo. Alla prima scelta, come detto, dovrà far seguito una buona sequenza di mosse variegate affinchè ci venga rilasciato il nutriente migliore. Altrimenti potremo a nostra volta dar da mangiare ad uno degli alieni presenti, che ci aiuterà poi a proseguire nell’esplorazione. Per poter schivare i colpi dei nostri avversari ci verrà in aiuto un sistema che ci segnalerà poco prima quando effettuare la schivate e finire così alle sue spalle, per poterlo poi colpire a morte.
I nemici più leggeri potranno, dopo averli colpiti con una combo, esser trasformati in proiettili che verranno poi lanciati verso altri avversari, distruggendoli entrambi, sistema molto comodo sopratutto contro i nemici volanti. Tutti i pezzi che raccoglieremo dei nostri avversari avranno una loro scheda personalizzata (anche a seconda del danno subito), che ci racconterà un pò di più di lore del gioco. Le battaglie con i boss risultano sfidanti al punto giusto, grazie anche alla loro stravaganza e stile di combattimento del tutto personale.
La recensione in breve
Ultros ha una durata di circa 13 ore. Si tratta di un gioco che può piacere sia ai neofiti del genere, data la sua semplicità di esplorazione, sia ai veterani, visto lo stile molto personalizzato di gioco (ed il messaggio importante che lascia alla fine). Sicuramente un gioco da provare e che, dopo dieci minuti di gameplay, saprà conquistare i cuori di tutti, con la ost in particolare che saprà farsi spazio nelle playlist di molti player di tutto il mondo
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Voto Game-eXperience