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Ubisoft presenta NEO, un sistema che utilizza l’IA per creare NPC umani e credibili

Ubisoft ha annunciato NEO alla GDC 2024: è un nuovo sistema che sfrutta le nuove tecnologie IA per creare degli NPC realistici.
Alberto RossiDi
NEO di Ubisoft

Ubisoft ha annunciato NEO nel corso della GDC 2024, presentando questo nuovo sistema che sfrutta le nuove tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale (IA) così da creare dei PNG contraddistinti da un comportamento più realistico.

Come leggiamo su VGC, il publisher francese ha affermato quanto segue nel corso di una nuova conferenza andata in scena proprio in questi istanti presso l’evento in scena in quel di San Francisco:

“Oggi presentiamo il primo prototipo di IA generativa rivolto ai giocatori che potrebbe trasformare il modo in cui i giocatori interagiscono con i personaggi non giocabili (NPC) nei videogiochi, aprendo in questo modo nuove frontiere per il gameplay che integra nativamente funzionalità di IA generativa”.

Ubisoft ha mostrato anche delle demo private alla GDC, consentendo ad alcuni giornalisti di dare un’occhiata ad alcune situazioni in cui i giocatori hanno interagito con i personaggi potenziati dall’intelligenza artificiale utilizzando dei comandi vocali.

Nella prima demo era possibile vedere alcuni giocatori intenzionati costruire una relazione con un NPC chiamato Bloom, che rispondeva alle domande e reagiva in modo credibile a seconda del tono della loro voce, reagendo in modo “umano” a quello che gli si veniva detto.

In una seconda demo era invece presenta un drone capace di reagire in modo credibile a tutto ciò che avveniva in una missione, rispondendo alle domande del giocatore e mostrando consapevolezza dei progressi e dell’ambiente circostante.

Nella terza demo era invece presente un NPC, chiamato Iron, intento a pianificare una missione da intraprendere con un giocatore ed indicando alcuni modi per infiltrarsi presso un base nemica e via dicendo.

Aggiungiamo in conclusione dell’articolo che un recente report ha rivelato che l’Intelligenza artificiale è utilizzata dal 60% degli studi nello sviluppo di videogiochi.