twitch ha appena visto la sua senior vice president of global creators, Constance Knight, che è in parole spicce la responsabile dei contenuti pubblicati e della gestione dei creatori di contenuti sulla popolare piattaforma, dare l’addio alla compagnia in seguito alle recenti controversie che hanno travolto la compagnia come una valanga. Cosi la compagnia perde, almeno momentaneamente, una figura chiave del suo organigramma.
L’addio a Twitch per andare in cerca d’una “nuova avventura” non convince molto:
Ufficialmente il suo abbandono è stato motivato dal suo desiderio di trovare una “nuova avventura” e avere delle nuove “opportunità di crescita”, ma viene davvero difficile crede ciecamente a queste parole ignorando le controversie che aleggiano sulla compagnia in quest’ultimo periodo. Una delle più discusse è la recente revisione generale dei compensi destinati agli streamer, che a conti fatti ha notevolmente ridotto i potenziali ricavi di tutti i content creator.
Il rapporto tra Twitch e i content creator, ovviamente seccati da questa revisione, passava proprio attraverso la Knight, e ciò ha spinto molti a pensare che il suo abbandono sia in qualche modo legato a questa spiacevole revisione generale. Le nuove regole limitano i profitti degli streamer che dove prima guadagnavano un vantaggioso 70/30 oggi si devono accontentare di un 50/50, quantomeno per quanto concerne i contenuti che fatturano almeno 100.000 dollari d’introito a cominciare dal 2023.
La piattaforma sta giocando molto sul suo ruolo di dominio nel proprio settore. Settore che Twitch e forse fin troppo consapevole di controllare quasi totalmente. Questo controllo potrebbe far si che da tutto ciò non derivino cambiamenti negli equilibri – in parole povere i content creator o s’accontentano, o debbono passare a piattaforme molto meno popolari riducendo il proprio potenziale bacino d’utenza. Se è dunque probabile che i più resteranno con la compagnia nonostante questa batosta, è anche vero che ciò crea una rottura che nessuno dimenticherà, una rottura che un competitor piccolo ma audace potrebbe un giorno sfruttare per cercare di ribaltare gli equilibri del settore.
La compagnia ha anche altre gatte da pelare, come un problema di pedofilia da molti denunciato nella piattaforma, nonché il problema del gioco d’azzardo che si spera sia stato risolto con un ban totale dell’argomento su Twitch. Insomma, molti sono i problemi che sta attraversando la compagnia, problemi che su una piattaforma cosi grande è comprensibile sorgano ma che è opportuno affrontare e risolvere con la massima solerzia. E voi, cosa ne pensate?