Dire che l’uscita di The Talos Principle ha scosso il mercato a modo suo non è una esagerazione. La perla firmata Croteam approdata su PC nel dicembre 2014 – a proposito, sulle nostre pagine potete leggere la recensione di The Talos Principle: Deluxe Edition su Switch – viene ancora oggi riconosciuta come un’opera di spicco nella sua semplice e accattivante componente ludica, conciliata però eccellentemente con una filosofia in fondo preponderante, vero fulcro dell’esperienza.
Il passaggio dal caos di Serious Sam a tale, gigantesco puzzle game sorprese tutti, proprio come l’annuncio più recente di The Talos Principle 2. Finalmente il frutto è maturo e, a qualche giorno dall’uscita su Steam, PS5 e Xbox Series X/S, siamo pronti a dire la nostra sul sequel edito da Devolver Digital. Ecco la recensione di The Talos Principle 2.
Che cos’è The Talos Principle 2?
Come inquadrare The Talos Principle 2? Se da un lato Croteam è una squadra nota per la saga di Serious Sam, ovvero per la solare ed esplosiva frenesia di una carneficina intergalattica, dall’altro offre un lungo momento di pura riflessione. Sono come il giorno e la notte, la tempesta e la quiete che segue. Ma è una quiete tormentata da quesiti interminabili posti su più livelli. Definirlo “rompicapo” è riduttivo: i puzzle sono la punta dell’iceberg, che si nasconde in un abisso facile da illuminare, ma problematico da esplorare interamente.
Conoscere a pieno il valore di questo prodotto è impossibile senza mettersi in gioco, aprirsi al rischio di cimentarsi in dibattiti filosofici. Perché in fondo questo seguito è una immensa discussione che cerca di divertire, ma fa infine sprofondare il giocatore tra conflitti interiori, la consapevolezza dell’umanità, della sua parabola discendente e della preparazione al suo futuro. A volte è pessimista, a volte è ottimista, in toto offre spunti preziosi per pensare e crescere.
The Talos Principle 2 è un gioco estremamente attuale e fa paura nella sua bellezza. Si parla di politica, religione, morale, metafisica, ambiente. È una celebrazione e una critica all’umanità allo stesso tempo. È follia? Forse sì, ma non è esagerata, poiché illumina l’homo ludens al punto giusto e, dal gioco come motore della società, fa trasparire lezioni di vita di libera interpretazione, il tutto in un lungo viaggio alla riscoperta del nostro passato, presente e futuro.
La storia: alla scoperta di sé, di noi…
La storia di The Talos Principle 2, difatti, si basa proprio su una disastrosa premessa tutt’altro che distante dai nostri tempi, già nota ai giocatori del primo capitolo: la specie umana si è estinta. La causa? Un virus letale slegato dal permafrost a causa del riscaldamento globale. In questo tragico, del tutto potenziale avvenire, la scienziata Alexandra Drennan intende realizzare un computer – chiamato ELOHIM – per addestrare automi in grado di sostituire gli esseri umani a pieno, dimostrando la medesima razionalità, morale e coscienza.
Di “nuovi umani”, a qualche millennio dalle prime prove condotte dagli ultimi “vecchi umani”, fino al nostro arrivo ce ne sono 999. Il nostro alter ego, il numero 1000 – soprannominato da tutti 1K, logicamente – è l’ultimo destinato a sorgere dalle lezioni virtuali di ELOHIM. Nella città di New Jerusalem veniamo celebrati poiché rappresentiamo il raggiungimento di un momento storico, il culmine dei sogni dei nuovi umani. L’armonia dei mille automi, però, viene improvvisamente spezzata.
Fuori questa città esiste qualcosa – o qualcuno – di più grande, ignoto, in località mai esplorate prima. Da qui 1K intraprende un viaggio oltre le Colonne di Ercole, in cerca di risposte a una moltitudine di quesiti in fondo naturali. Chi si trova nelle lande sconosciute? Cosa si cela al di là della Nuova Gerusalemme? Perché fermarsi proprio a mille automi?
…del gioco come motore umano
Le domande non sono solo richieste, sono anche invocazioni e preghiere, proposte alle quali oramai solo gli automi possono rispondere nel loro “essere umani”. E come rispondere? Tramite il gioco. The Talos Principle 2 è un’attività ludica al quadrato, che offre pesanti sentenze e interpretazioni con puzzle nei puzzle. Il complesso pretesto narrativo che vede protagonisti i nostri discendenti robotici è un espediente per farci comprendere la bellezza di ciò che ci muove: la curiosità.
Incrociata alla logica, la voglia di scoprire ci spinge verso lidi sconosciuti, e il gioco è l’approccio più gentile per portare le nostre menti verso orizzonti oscuri, ostici da affrontare. I puzzle dell’opera di Croteam sono perciò funzionali, in certi casi forse imperfetti nella loro realizzazione, ma perfetti nel compimento di una missione: stuzzicarci, spronarci a trovare conclusioni soddisfacenti ai detti quesiti.
Il gameplay: doppio scervellamento a destra
Gli enigmi riempiono ore del nostro tempo solleticando con progressiva intensità l’intelletto. Si inizia con calma dai rompicapi più semplici, per poi arrivare ai veri rebus, accompagnati sempre da decine di note, conversazioni, file audio ed enigmatiche considerazioni di robot, IA ed esseri umani. Integrando suggerimenti visivi, architettonici e di altro tipo, il tutto senza tutorial veri e propri, 1K viene guidato silenziosamente in sezioni ingegnose, apprendendo continuamente nozioni inedite per superare qualsiasi ostacolo in maniera naturale.
La differenza più importante tra The Talos Principle 2 e il suo predecessore sta nella realizzazione di un mondo più ampio e liberamente esplorabile, una piacevole sorpresa per coloro che hanno spolpato il primo episodio. I puzzle possono essere risolti nell’ordine che si preferisce – enigmi extra e segreti compresi – per raggiungere al traguardo di ciascuna area. Queste ultime sono caratterizzate sempre dall’introduzione di ambienti differenti e meccaniche fresche. Passati i dieci puzzle della zona in cui ci si trova, si raggiunge quindi quella successiva con un’altra decina di enigmi.
Questo loop gode di una curva di difficoltà impeccabile, con rompicapi tendenzialmente risolvibili in un unico modo che non rasenti la rottura dei limiti previsti da Croteam. Il susseguirsi di doppi scervellamenti tra puzzle e lunghi testi filosofici è indubbiamente pesante per un amante del genere che si è approcciato ad esperienze più elementari. Giocare al titolo originale è altamente consigliato proprio per avvicinarsi con cautela e calma alla poderosità del nuovo capitolo, pane delizioso per i denti di chi invece ama progetti labirintici. Per le menti da addestrare, invece, consigliamo di leggere la recensione di Cocoon.
Grafica e audio: affascinante a dir poco
Il pot pourri di questioni politico-etiche è certamente il fulcro di The Talos Principle 2. In quanto videogioco, però, necessita anche di una analisi del comparto grafico e sonoro. Nulla di negativo può essere pronunciato al riguardo, dati i giganteschi mondi realizzati con cura e con lo stile che distingue chiaramente i progetti Croteam. Altrettanto ben prodotti sono i modelli degli automi protagonisti, per non parlare delle singolari strutture presenti nelle variegate aree esplorabili.
Gli scenari sono ricchi di dettagli ma non pesano troppo anche su hardware più modesto. In risoluzione 2K, poi, rimanere di stucco è fin troppo semplice. Altrettanto suggestiva è la colonna sonora composta da Damjan Mravunac (Serious Sam, The Talos Principle), con la partecipazione di Chris Christodoulou (Risk of Rain 1 e 2). La musica da loro realizzata si incontra perfettamente con la storia scritta da Jonas Kyratzes (The Eternal Cylinder, Clash: Artifacts of Chaos), Tom Jubert (The Swapper, Subnautica) e Verena Kyratzes (The Hand of Merlin, Serious Sam 4), restituendo ottime sensazioni per decine di ore.
The Talos Principle 2 è in definitiva un affascinante simposio che non stanca artisticamente e ludicamente, ma può avere un peso notevole sulla coscienza. Va vissuto anche con il cuore oltre che con il raziocinio. Servono metodo, cognizione, pazienza e forza di volontà. Come già detto, forse con una lieve esagerazione, bisogna essere davvero aperti e disposti ad affrontare questa avventura per apprenderne la straordinarietà. Voi vi sentite pronti, o siete pronti?
VERSIONE TESTATA: PC
La recensione in breve
The Talos Principle 2 è un sequel magistrale che cattura e attiva il cervello non solo con quesiti complessi, ma anche con i suoi enigmi dalla giusta complessità. La dimensione ludica si fonde con l’aspetto filosofico e non lascia scampo: può rivelarsi difficile seguire il processo avviato da Croteam sin dai primi minuti, con richiami evidenti al progetto originale, ma è un percorso meraviglioso da affrontare. Non serve aggiungere altro: giocatelo.
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Voto Game-Experience