Sviluppatori e giocatori di tutto il mondo stanno elogiando un puzzle in particolare di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, comparando la fisica del videogioco al risultato impressionante ottenuto da The Last of Us Parte 2 con le corde. Il puzzle in questione è quello del Sacrario di Marak Guh, quindi se non volete spoiler a riguardo è meglio non procedere oltre.
All’interno del Sacrario in questione, Link deve attraversare un fiume di lava usando gli strumenti a sua disposizione nei dintorni. La soluzione è piuttosto semplice, e completamente incentrata sulla fisica del gioco. Per oltrepassare l’ostacolo, infatti, il giocatore deve attaccare una serie di pannelli presenti lì vicino a un oggetto con ruote, per poi colpire quest’ultime e mandare il tutto dall’altra parte della pozza: così si viene a creare un comodo ponte su cui passare in tutta tranquillità.
Ciò che attira maggiormente l’attenzione del pubblico non è la difficoltà del puzzle, quanto i movimenti estremamente realistici con cui i pannelli si muovono sul terreno per poi estendersi in un ponte sospeso. “Creare un ponte di corda dinamico in costante tensione che interagisce con un agente fisico indipendente e in movimento e farlo funzionare senza glitch è impressionante”, ha affermato lo sviluppatore videoludico William Armstrong (Firewatch). “Non ho mai lavorato con un motore fisico che potesse farlo così facilmente”.
The game programming flex of all time. pic.twitter.com/id2K5uE5mz
— William Armstrong (@WillWArmstrong) May 21, 2023
Molti utenti sul web, tra cui Andy Cortez, hanno comparato questi movimenti fisici così fluidi con quelli della corda di The Last of Us Parte 2, che poteva essere lanciata per agganciarsi a certi ostacoli in modo dinamico pur mantenendo un proprio peso, cadendo se questo risultava eccessivamente sbilanciato.
Purtroppo, molti giocatori non hanno mai visto questo passaggio, in quanto, come è possibile leggere in alcuni commenti, alcune persone non hanno compreso come avrebbero dovuto utilizzare il ponte e hanno escogitato metodi diversi per oltrepassare l’ostacolo, sia sfruttando le nuove abilità di Link che con semplice forza bruta e mettendo insieme gli oggetti nei dintorni. Malgrado sia un peccato aver perso questa esperienza, il fatto che un puzzle possa essere affrontato in qualsiasi modo stimoli l’immaginazione dei giocatori è assolutamente un vanto del nuovo The Legend of Zelda.
Nonostante Tears of the Kingdom usi lo stesso motore di gioco di Breath of the Wild, sembra aver portato le sue funzionalità a vette mai viste prima, oltre ad essere il titolo della serie ad aver venduto più rapidamente in assoluto, raggiungendo le 10 milioni di copie in tre giorni.