Il senior activity designer di Bungie, Max Nichols, ha analizzato i riconoscimenti di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, facendo interessanti scoperte per quanto riguarda il team che ha lavorato allo sviluppo del nuovo videogioco di Nintendo, tra cui il fatto che circa il 70% dello staff, ovvero circa 800 persone, non ha mai lavorato a un titolo del franchise prima di Tears of the Kingdom.
Secondo Games Radar, questi risultati sono stati una sorpresa per molti utenti su Twitter, considerando che alcuni sviluppatori avevano elogiato il modo in cui Nintendo è riuscita a ottenere risultati incredibili con Tears of the Kingdom in quanto questo sia stato progettato dalle stesse persone che avevano lavorato su The Legend of Zelda: Breath of the Wild nel 2017.
I finally got my hands on the Tears of the Kingdom credits list! Some things I see:
– 1,148 people listed (BOTW had 914)
– ~800 (~70%) had never been credited in a Zelda game before
– QA and NOA/NOE loc teams ARE credited. Korea & China are not.(cont)
— Max Nichols (@maxnichols) May 25, 2023
Tuttavia, queste due dichiarazioni non necessariamente si contraddicono, in quanto i nuovi arrivati all’interno del team di Tears of the Kingdom, composto in totale da 1.148 persone, potrebbero essersi concentrati su aspetti come localizzazione e marketing, mentre il nucleo di sviluppo sia rimasto sostanzialmente invariato.
Nichols ha anche scoperto che il team di Tears of the Kingdom era composto da circa 200 persone in più rispetto alle 914 di Breath of the Wild, nonostante, come già detto, solo 300 circa siano in comune tra i due giochi. The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è anche il primo gioco della serie da Majora’s Mask a non aver inserito Satoru Iwata nei riconoscimenti, nonostante sia comunque presente un tributo a lui dedicato interno al gioco. Inoltre, nella lista non è presente neanche Yoichi Yamada, storico assistente della serie che potrebbe quindi essersi ritirato dal suo ruolo.
Infine, all’interno dei riconoscimenti vengono anche segnalati i tester per la Quality Assurance del gioco, nonché i localizzatori di Nintendo of America e Nintendo of Europe, un recente trend da parte di Nintendo e di altre case di sviluppo che sta finalmente mettendo in risalto queste figure essenziali all’interno del mondo videoludico ma spesso ignorate se non in caso di critiche.