Nonostante The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom abbia lavorato per espandere il lavoro già ben eseguito in Breath of the Wild, il nuovo videogioco di casa Nintendo condivide alcune somiglianze con il suo predecessore, tra cui l’origine dei volti degli NPC umani del gioco. Come in Breath of the Wild, infatti, questi sono basati sui celebri Mii, i personaggi personalizzabili che è possibile usare come avatar nelle console della Grande N o in determinati giochi, come Tomodachi Life e Miitopia.
A scoprirlo è stato il modder HEYimHeroic, che ha rivelato su Twitter il sistema usato da Nintendo per creare gli NPC, offrendo alcune dimostrazioni all’interno del suo post: “Proprio come in Breath of the Wild, gli NPC umani di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom usano una versione avanzata dei Mii! Moddare il gioco ci permette di importare dei Mii come NPC di Tears of the Kingdom! Ecco degli screenshot ritagliati di alcuni Mii che ho moddato nel gioco”.
Just like in Breath of the Wild, the human NPCs in The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom use an advanced version of Miis!
Modding the game allows us to import Miis as Tears of the Kingdom NPCs! Here are some cropped screenshots of some Miis I modded into the game. pic.twitter.com/gg7zQXeZVg
— i'm alice (@HEYimHeroic) May 12, 2023
Sempre stando a quanto dice il modder, le somiglianze con il sistema di creazione degli NPC di Breath of the Wild comportano la presenza degli stessi limiti, probabilmente riferendosi alla presenza di pochissimi body type. In ogni caso, HEYimHeroic ha tenuto a precisare agli utenti che, nonostante questi continuino a chiederlo, no, non può inserire Peter Griffin nel gioco.
Si tratta di una notizia interessante, specie considerando che ultimamente si è parlato della grafica del nuovo The Legend of Zelda, considerata arretrata da David Jaffe ma che comunque non sminuisce uno stupendo gioco, il quale al momento sta dividendo molto i giocatori sul web,