Nei mesi precedenti l’uscita di Tears of the Kingdom, due giovani uomini giapponesi della prefettura di Kanagawa si sono fatti assumere da Amazon con il solo scopo di mettere le mani sul nuovo videogioco della serie The Legend of Zelda in anteprima.
A riportarlo è stata la rivista giapponese Shūkan Bunshun, tradotta poi da Kotaku, in cui un fornitore di Amazon, noto semplicemente come Mr. A, ha raccontato di aver lavorato con entrambi i protagonisti (o antagonisti) di due vicende non collegate tra loro.
Il primo responsabile, un ventunenne, era stato assunto come corriere un mese prima della data di rilascio del gioco, 12 maggio. Un paio di giorni prima di tale data, però, questa persona ha semplicemente smesso di andare a lavoro. Quando Mr. A ha chiamato a casa sua, ad aver risposto al telefono è stata la madre, che ha affermato che il figlio stava giocando con un videogioco. Quando Mr. A ha scoperto che il titolo in questione era proprio The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, ancora non rilasciato, ha confrontato il dipendente, il quale ha subito confessato di aver ottenuto il lavoro solo per rubare una copia del gioco dal magazzino. Dopo essere stato beccato, il ventunenne ha restituito il gioco, rimborsato il suo costo ed è stato licenziato.
Quando è stato notato che il secondo dipendente, un ventiquattrenne, aveva smesso di venire a lavoro poco prima del 12 maggio, dopo essere stato assunto nei giorni precedenti, Mr. A ha sospettato subito che il caso si stesse ripetendo. Tuttavia, questa volta il dipendente in questione, che ha anch’egli confessato tutto all’istante, aveva rubato anche del merchandise a tema, tra cui Amiibo e Pro-controller, con lo scopo di rivenderli. Anche lui è stato, ovviamente, licenziato.
Mr. A ha deciso di raccontare l’accaduto alla rivista per denunciare il fatto che questi eventi capitano molto spesso all’interno della compagnia, con Amazon Japan che avrebbe deciso più volte di mettere tutto a tacere. Il fornitore ritiene che, se i dipendenti in questione venissero accusati di aver commesso reati criminali, la situazione verrebbe presa più sul serio. Al momento, il magazzino di Amazon in questione ha solo confermato di aver inviato tutte le copie di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom previste e che i due dipendenti sono effettivamente stati licenziati a maggio, ma non ne ha rivelato le motivazioni.
Nel frattempo, Tears of the Kingdom è diventato il videogioco Nintendo ad aver venduto più velocemente nella storia della compagnia.