L’argomento leak di The Last of Us Part II diventa sempre più bollente, con Sony che sembra essere in procinto di scatenare una vera e propria “guerra” legale contro tutti coloro che alimentano la diffusione degli spoiler online.
Nelle scorse ore infatti, alcuni YouTubers – seppur attualmente in numero limitato – hanno dichiarato di aver ricevuto una richiesta formale da parte di Sony. In tale richiesta, la compagnia giapponese sembrerebbe aver chiesto loro la rimozione immediata di tutti i video contenenti informazioni e/o riferimenti alla questione leak esplosa nelle ultime settimane sul web.
Nella richiesta, Sony sembrerebbe appellarsi al “Digital Millennium Copyright Act.” (DMCA) ovvero, quella legge che difende le aziende ed i loro diritti di copyright in situazioni di questo tipo.
Tale legge però, dovrebbe garantire la rimozione dal web del solo materiale contenente spoiler di un prodotto protetto da copyright aziendale, con conseguente ingente risarcimento danni alla stessa. Non sembrerebbe dunque permettere la richiesta di rimozione del materiale che si limita esclusivamente a discutere dell’accaduto, senza svelare alcun tipo di spoiler. Tale pratica infatti, potrebbe minare la libera discussione di un materiale, senza infrangere alcun tipo di copyright, creando così un precedente di censura non indifferente.
Resta dunque da capire se Sony abbia davvero deciso di muoversi per vie legali in maniera così decisa ed aggressiva, e fin dove le richieste del colosso nipponico potranno essere soddisfatte.
A tal proposito inoltre, il noto giornalista Jason Schreier ha comunicato che Sony sembra aver finalmente individuato i responsabili dell’accaduto. Tali persone, sembrerebbero essere ufficialmente esterne a Naughty Dog.
Tutto questo dovrebbe essere nato da un attacco hacker che ha individuato una falla nei sistemi di sicurezza in Naughty Dog, causando il furto dei video e delle informazioni in questione.
Sfruttando una patch applicata al gioco contenente una chiave d’accesso per gli Amazon Web Services (AWS) – utilizzati come supporto per immagazzinare i dati dei giochi da Naughty Dog nella fase di sviluppo – un gruppo di hacker sembrerebbe essere riuscito ad entrare nel data base di ND, rubando così loro alcuni video e alcune informazioni relative ai test di prova di The Last of Us Part II.
Lo stesso giornalista ha infine sottolineato come Sony abbia recentemente esteso i benefit legati alla copertura sanitaria dei contractor a causa del coronavirus, allontanando così ancor di più le ombre e le voci che volevano una protesta interna in Naughty Dog come causa dell’accaduto.
Doveroso sottolineare però che quanto sopra menzionato attualmente sono ancora tutte voci di corridoio. Ne Sony, ne Naughty Dog al momento, si sono ancora espresse ufficialmente a riguardo. Probabilmente, nelle prossime settimane riusciremo a sapere qualcosa in più di concreto sull’accaduto.
E voi cosa ne pensate di tutto questo? Secondo voi queste voci potrebbero essere fondate? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti!
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