Le nomination ai The Game Awards vengono valutate ogni anno non solo in termini di candidati, ma anche di categorie da premiare. Lo ha confermato Geoff Keighley, presentatore dell’evento che si terrà il 7 dicembre.
Parlandone con VGC, Keighley ha spiegato che quest’anno si sono prese in considerazione alcune nuove categorie da premiare, anche se è sempre difficile introdurre qualcosa di nuovo e che abbia senso nei confronti dello stato dell’industria. Una categoria al miglior DLC, per esempio, che è stata valutata, sarebbe parzialmente sovrapposta a quella del miglior supporto a un videogioco.
Ho visto gente online chiedere perché non abbiamo una categoria Miglior DLC, che è simile alla categoria Miglior Supporto a un gioco. Storicamente questo premio va ai live service, ma quest’anno tra le nomination c’è Cyberpunk 2077 perché il gioco è stato esteso enormemente con l’Update 2.0 e con Phantom Liberty.
Altra categoria presa in esame è quella del miglior Remake o Remaster. In questo caso il problema è la quantità di candidati, visto che non tutti gli anni escono almeno cinque remake o remaster degne di lode. Quest’anno Resident Evil 4 Remake e Dead Space Remake hanno fatto grandi cose, ma non ci sono abbastanza giochi del genere da riempire una categoria di premiazione.
Per un altro motivo, invece, non si è ancora arrivati a una categoria di Miglior Attore non Protagonista. Troppo spesso, infatti, si critica ai The Game Awards il fatto di dare troppo peso agli aspetti narrativi dei videogiochi e non a quelli legati al gameplay. Questa categoria rischierebbe di fare aumentare queste critiche. Nel frattempo Geoff Keighley ne approfitta per sottolineare che la categoria Miglior Attore non ha mai fatto distinzioni di genere sin dal debutto dei The Game Awards.
Intanto vi ricordiamo che la sicurezza per l’evento è stata potenziata, in modo da evitare invasioni di palco come in passato.