Una salopette di jeans, una tuta rossa, un paio di guanti bianchi, un cappellone con una M sopra rosso anch’esso e due baffi che hanno fatto la storia rendendo tale personaggio una vera e propria icona.
Non si tratta di un Ron Jeremy confuso, ma bensì del caro vecchio Super Mario 64.
Il personaggio creato da Shigeru Miyamoto, il papà anche di Donkey Kong e di Link di The Legend of Zelda, oramai più di 30 anni fa è uno dei più famosi protagonisti del videogioco per tutte le generazioni di videogiocatori.
Persone che sono letteralmente cresciute con Mario potendo assistere ai suoi passaggi da semplice sagoma in 8 bit fino ad una più completa e reattiva a 16 bit, senza dimenticare il transito per le console portatili, per poi giungere finalmente al 3D che tutti conosciamo. Un 3D che, al giorno d’oggi, ha visto la sua consacrazione definitiva con Super Mario Odyssey, ma che ebbe inizio negli anni Novanta su Nintendo 64.
Ed è proprio su tale console che veniva inserita la cartuccia di un gioco semplicemente mitico, spesso e volentieri venduto anche in bundle, come è Super Mario 64. Un titolo che ha preso più di un elemento da The Legend of Zelda: Ocarina of Time, come l’utilizzo dei cartelli e la maggiore presenza di puzzle ed enigmi, e che insieme a questo ha confermato ulteriormente il posto di Mario e Link nell’Olimpo dei videogames.
Una cartuccia che oggi viene venduta praticamente a peso d’oro, per avere tale disponibilità economica dovreste vendere la macchina e tentare la fortuna, e che è uno dei tesori più preziosi di ogni amante del retrogaming che si rispetti. Ma rispolveriamo un po’ la memoria e l’iconico cappello dando uno sguardo alla trama.
Dopo gli avvenimenti narrati su Super Mario World il nostro idraulico di fiducia riceve una lettera dall’amata Principessa Peach, doppiata nella versione occidentale, che lo invitava al suo castello per gustarsi una torta che lei stessa gli aveva preparato come ricompensa per il suo aiuto. Un po’ poco forse, ma meglio di niente.
Il nostro eroe accetta e sbuca dal terreno tramite un tubo verde, ma prima di varcare la soglia arriverà una brutta sorpresa. Esatto, indovina chi viene a cena? Ma naturalmente il drago Bowser che ha deciso di rapire per l’ennesima volta la Principessa e sconquassato tutto il castello.
Mario dovrà quindi raccogliere tutte le stelle disseminate per i diversi livelli, ce ne sono ben 120 quindi sotto con il joystick, per aprire le diverse porte ed arrivare fino allo scontro finale con il suo nemico di sempre.
Occorrerà dunque prestare attenzione agli indizi posti all’inizio e durante i livelli, giocarli e rigiocarli facendo attenzione ai minimi cambiamenti di scenario ed armarsi di tanta pazienza e buona volontà. Fortunatamente le nuove mosse e le possibilità di movimento di Mario verranno incontro al giocatore, forse la telecamera un po’ meno, che cercherà di portare a termine l’arduo compito.
Se poi siete degli autentici appassionati, allora, potreste anche dare un’occhiata alla versione per Nintendo 3DS!