La restaurazione dei giochi strategici del passato, capisaldi di un genere che è rimasto ancorato a certi dogmi e strutture tanto solide quanto iconiche, è un’operazione semplice solo all’apparenza. Si tratta di un intervento delicato su titoli sempreverdi nelle dinamiche di gioco, ma che vanno portati al presente con un tocco moderno che rispetti la loro storia. Un po’ come accaduto in casa Microsoft recentemente – recupera la nostra recensione di Age of Mythology: Retold per saperne di più.
Nel caso di Firefly Studios, invece, la recensione di Stronghold: Definitive Edition funge da primo segnale di una serie di interventi di rilievo sull’epica saga di strategici medievali. Difatti, il suo continuo ora giunge con la serie dedicata alle campagne nella Terra Santa, altra apprezzatissima veste del best-seller d’annata 2002. Scoprite di più al riguardo nella nostra recensione di Stronghold Crusader: Definitive Edition.
Rivisitato con diverse novità
Tornare indietro nel tempo per abbracciare la nostalgia che si prova al giocare Stronghold Crusader non significa rimanere completamente fermi nel passato. Stronghold Crusader: Definitive Edition, quindi, pensa anche a espandere il progetto originale introducendo una moltitudine di novità. In primis troviamo 8 nuove unità, 4 nuovi signori gestiti da IA, 2 campagne storiche inedite in solitaria e 4 percorsi di schermaglia “Sabbie del tempo”. Attenzione poi alla nuovissima modalità cooperativa, con cui è possibile fare squadra assieme ad altri giocatori per affrontare i percorsi di schermaglia.
La rivisitazione della grafica con il mantenimento dei modelli originali pre-renderizzati rispecchia quanto visto sulla edizione definitiva di Stronghold uscita l’anno scorso. La fedeltà è indiscutibile e la qualità davvero elevata, considerando oltretutto la preservazione dei connotati originali per non perdere il tocco caratteristico della saga. Insomma, è una gioia da vedere.
La modalità Schermaglia è infine stata rinnovata con nuove feature particolarmente richieste dagli aficionados, tra cui le mappe più grandi, più opzioni di personalizzazione e migliorie generali dell’esperienza di gioco che vanno dalla gestione delle partite al controllo delle unità, passando per il supporto al Workshop di Steam per giocare scenari personalizzati.
Il gameplay di Stronghold Crusader: Definitive Edition è una formula intramontabile
La formula del gameplay, in fin dei conti, non è mutata. Firefly Studios ha giusto applicato le modifiche necessarie al fine di svecchiare un’esperienza old school che è sì intramontabile, ma va pur sempre limata. Del resto, i tempi dei Real Time Strategy o RTS sono cambiati e, per quanto si possa sorridere pensando alle icone di venti anni fa, per consentire alle nuove leve di approcciarsi a questi titoli serve un po’ di olio di gomito.
La casa di sviluppo inglese ha quindi creato delle oasi nel deserto degli strategici con Stronghold Crusader: Definitive Edition, riuscendo ancora una volta a muoversi nella giusta direzione esattamente come per il videogioco-cugino ambientato sul suolo europeo. Gli elementi strategici e di castle-building si intersecano piacevolmente e si intervallano ad attimi di puro caos ed estro creativo nella conduzione delle guerre.
Sebbene il controllo delle unità sia migliorato, si notano comunque alcuni problemi nell’automatizzazione dei combattimenti. A controbilanciare il tutto è la sfida offerta dalle nuove unità, dall’ampliamento delle mappe e dal limite massimo di unità fissato a ben 10.000 soldati. Una quantità folle che intensifica tutte le lotte elevandole al livello successivo, nonostante i piccoli difetti appena citati.
Preservare il passato guardando al futuro
Dal punto di vista grafico abbiamo già elogiato il lavoro svolto sui modelli, ma bisogna anche parlare brevemente delle animazioni. Infatti, tutte le unità hanno dei movimenti estremamente fluidi che fanno apparire Stronghold Crusader: Definitive Edition quasi un gioco diverso, nonostante tutto il resto renda chiaro il contrario.
Il doppiaggio è esattamente quello originale, rimasterizzato (e a volte persino registrato di nuovo con gli attori originali!) per aumentarne la qualità ma con le stesse frasi, voci e toni. La colonna sonora ha goduto dello stesso trattamento, grazie alla gentile concessione del leggendario compositore della serie Robert L. Euvino.
Nell’insieme, pertanto, si tratta di nuovo di un ritorno eccezionale di un’icona degli strategici. Personalmente, ritengo tutt’oggi Stronghold Crusader meno avvincente rispetto al primo Stronghold. Ciò che non si può assolutamente confutare è che Firefly Studios abbia di nuovo fatto centro rilasciando il secondo intervento tecnico consecutivo di alto livello. Un’operazione ammirevole in tutto e per tutto che ha già conquistato molti utenti e outlet in occasione del lancio della demo, e che si riconferma tanto necessaria quanto potente nella versione definitiva.
Come se non bastasse, il futuro di Stronghold Crusader: Definitive Edition gode della garanzia di supporto per tutto il 2025 tra bug fix e contenuti aggiuntivi come i lord guidati da IA, nuove campagne, map pack e nuove meccaniche personalizzabili. Alcuni di questi elementi approderanno con aggiornamenti gratuiti, altri invece con DLC dal costo estremamente ridotto.
La recensione in breve
Esattamente come nel caso di Stronghold: Definitive Edition, Firefly Studios riesce a far risorgere Stronghold Crusader: Definitive Edition come si deve. Tutto ciò che si trova nel gioco originale ritorna con le giuste modifiche, aggiornando il pacchetto ludico e grafico con novità molto apprezzate e complementari all’esperienza classica. È chiaro che lo studio londinese sa cosa vogliono i fan del franchise, ma sa anche come porre quei desideri come obiettivi e raggiungerli.
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Voto Game-Experience