Immersion Corporation, la compagnia dietro a diverse tecnologie per il feedback aptico, ha denunciato Valve: il gigante del gaming avrebbe infranto sette dei suoi brevetti con la tecnologia usata all’interno dell’hardware di Steam Deck e Valve Index.
“Nonostante siamo felici di constatare che Valve riconosca il valore dei sensori aptici e abbia adottato la nostra tecnologia nei suoi sistemi di gaming portatile e per la Realtà Aumentata/Realtà Virtuale come parte dei sui sforzi per generare profitti attraverso la vendita di hardware, giochi, altri beni virtuali e pubblicità, è importante per noi proteggere i nostri affari dalla violazione della nostra proprietà intellettuale, così da preservare gli investimenti effettuati nella nostra tecnologia”, avrebbe dichiarato il CEO di Immersion Eric Singer, secondo quanto riportato da PC Gamer.
Dalla causa che sta portando avanti tramite la corte distrettuale di Washington, Immersion vorrebbe proteggere i suoi brevetti da ulteriori violazioni e, soprattutto, “ricevere i giusti compensi” per la presunta trasgressione da parte di Valve. È interessante notare come questo non sia il primo caso simile portato avanti dalla compagnia, nota per la sua litigiosità con altri giganti dell’industria tecnologia, come Apple, Microsoft, Sony, Facebook e Meta, per aver violato uno o più dei 1.650 brevetti che Immersion afferma di possedere.
Immersion ha anche vinto diverse di queste cause, con Microsoft che ha comprato il 10% della compagnia e Sony che ha dovuto risarcirla per 82 milioni di dollari di danni, entrambi durante i primi anni del 2000. La strategia adottata dall’azienda è stata anche rimarcata e confermata dallo stesso Singer, quando è divenuto CEO lo scorso gennaio.