Le recensioni di Starfield su Steam sono scese al livello delle “mixed review”, ossia quello riservato ad accoglienze discrete da parte degli utenti. Il videogioco di Bethesda non sembra essere riuscito a conquistare i fan come si era ripromesso.
Come ricorda anche PC Gamer, le critiche che si fanno a Starfield sono ormai note. Tralasciando l’ormai trita questione della mancanza dei 60 fps, che potrebbe essere risolta con uno dei prossimi aggiornamenti anche secondo Digital Foundry, quello che sembra mancare a Starfield è una punta di magia. Il gioco è senza dubbio immenso e profondo, ma manca di elementi capaci di farlo emergere rispetto ad altre esperienze proposte in passato da Bethesda.
Anche senza soffermarsi sulle recensioni su Steam, la discussione sui social ruota da tempo intorno alla contraddizione di avere più di 1000 pianeti che però non offrono stimoli speciali per essere esplorati; di un RPG spaziale nel quale di fatto non si può viaggiare nello spazio se non attraverso continue schermate di caricamento; di un’intelligenza artificiale non eccelsa e di scontri a fuoco insipidi, e altro ancora.
Starfield si era presentato e aveva il diritto di considerarsi un gioco rivoluzionario che avrebbe coinvolto i giocatori per anni. A due mesi dal lancio, invece, sembra che l’inerzia iniziale sia già in esaurimento, cosa che non si può ancora dire di The Elder Scrolls 5: Skyrim dopo più di un decennio. Capire dove si sta sbagliando e come si può rimediare è una necessità impellente di Bethesda e di Microsoft.