Star Wars Outlaws, l’action adventure di Massive Entertainment ambientato nell’universo di Guerre Stellari, si è rivelato un fallimento commerciale in Europa, piazzandosi solo al 47° posto tra i giochi più venduti del 2024 nel Vecchio Continente.
Come leggiamo su VGC, questo risultato è particolarmente negativo per un titolo tripla A basato su una licenza così potente, difatti facendo un confronto, Star Wars Jedi: Survivor ha venduto l’anno scorso di più nonostante sia stato lanciato nel 2023 e non abbia raggiunto numeri straordinari.
Ubisoft, già in difficoltà per una serie di delusioni commerciali, ha risentito gravemente di questo ennesimo insuccesso. Titoli come XDefiant e Skull and Bones non hanno raggiunto i risultati attesi, contribuendo a una crisi profonda per la compagnia. Le conseguenze sono state immediate: Yves Guillemot, CEO di Ubisoft, ha annunciato piani per esplorare “opzioni strategiche”, inclusa una possibile vendita dell’azienda.
Il flop di Star Wars Outlaws non è stato solo una questione di vendite, ma anche di accoglienza critica e di pubblico. Il gioco ha ricevuto recensioni tiepide, e nonostante gli aggiornamenti post-lancio e l’aggiunta del primo DLC, Wild Card, non è riuscito a risollevare il suo destino. Questo risultato ha alimentato ulteriormente le difficoltà di Ubisoft, spingendo la compagnia a rinviare Assassin’s Creed Shadows di alcune settimane per affrontare feedback dei fan e ridefinire la strategia aziendale.
Il fallimento di Star Wars Outlaws rappresenta un punto di svolta per Ubisoft, che negli anni è passata dall’essere un’azienda pioniera con successi globali a trovarsi in una posizione precaria. Nonostante iniziative come la diversificazione tecnologica e lo sviluppo di nuovi mercati, i costi crescenti e le difficoltà nel creare giochi di successo mettono a rischio il futuro della compagnia. Il destino di Ubisoft è ora appeso a un filo, con la speranza che un eventuale acquirente possa preservare ciò che resta delle sue capacità creative.