SSD WD-BLACK P40 Game Drive, la recensione: versatile ed efficace

Una nuova tappa arricchisce questo nostro viaggio nel mondo dei dispositivi di archiviazione dedicati al gaming, arrivando al cospetto del SSD WD-BLACK P40 Game Drive. Western Digital propone una soluzione completamente portable, sulla scia di quanto già fatto in passato con i modelli D30 e P50. Le pretese delle console di nuova generazione, in termini di spazio richiesto, non sono oramai un mistero. Tutti i grandi brand del settore, per arginare quello che sta diventando una necessità impellente, hanno lanciato sul mercato soluzioni portable o meno, con prestazioni di rispetto, anche con un contenimento dei costi.

Se vi ricordate, in tempi non sospetti abbiamo avuto modo di provare il WD_BLACK C50, lo soluzione pensata da Western Digital per un uso esclusivo su console Xbox Series X. SSD WD-BLACK P40 Game Drive è, invece, quello che possiamo considerare un valido ibrido, che mantiene intatta la sua identità “tecnologica”, anche fuori dal contesto gaming. Il dispositivo di archiviazione, infatti, offre una piena compatibilità, oltre che con PS5/PS4, XsX|S e Xbox One, anche con Windows e macOS. Questo aspetto, unito alle sue dimensioni contenute, lo elevano in ottica portabilità.

Abbiamo ancora molto altro da dire su questo interessante SSD “polifunzionale”, motivo per cui, senza perderci in chiacchere, entriamo subito nel vivo della nostra recensione del SSD WD-BLACK P40 Game Drive, testato su console Xbox Series X.

Specifiche tecniche

Contenuto della confezione

All’interno della confezione del SSD WD-BLACK P40 Game Drive troverete:

• SSD WD_BLACK™ P40 Game Drive;
• Cavo da USB Type-A;
• Adattatore da Type-C a Type-A;
• Guida rapida di installazione.

Procedura di installazione

Il consiglio, prima di procedere con l’elencazione dei vari passaggi da seguire per installare correttamente la memoria SSD WD-BLACK P40 Game Drive, è quello di spegnere completamente la console. Può sembrare una banalità, ma talvolta, anche solo per comodità, lasciamo la console in standby, pronti per ricominciare da “dove si era rimasti”. Ecco, trattandosi di una prima installazione, è meglio fare le cose nella maniera più prudente possibile, visto che di eccessiva prudenza non è mai morto nessuno.

Dopo aver estratto il drive dalla sua confezione, procediamo alla prima connessione con la console, inserendo il cavo fornito nell’adattatore da Type-C a Type-A. Un passaggio obbligato, quest’ultimo, che dovrebbe interessare principalmente solo il mondo delle console. Vi consigliamo, in questa fase, di utilizzare le porte poste nel retro della console, in quanto dovrebbero ricevere alimentazione prima di quelle frontali (ergo più stabili in fase di lettura e scrittura su disco).

Esaurito questo passaggio, vi verrà chiesto di compiere una scelta, ovvero se utilizzare il disco per la SOLA gestione di elementi multimediali (come musica, video e immagini), o per l’installazione (e la successiva esecuzione) di giochi e app. In quest’ultimo caso il sistema procederà alla formattazione del dispositivo e alla cancellazione di tutto il suo contenuto (comprese eventuali “altre” partizioni). Fate attenzione a questo dettaglio in caso l’utilizzo non sia solo esclusivamente dedicato al gaming.

Dopo aver assegnato un nome al dispositivo ed aver formattato la memoria, l’ultimo step è quello dello spostamento dei giochi e delle app dalla memoria interna a quella esterna. Questo processo potrebbe anche durare anche diverse ore, indi per cui armatevi di tanta pazienza. Giusto per farvi un’idea, nel corso della nostra prova abbiamo spostato circa 700Gb in poco più di 6 ore (comprensive di spostamento, ricostruzione del db e recupero aggiornamenti vari ed eventuali).

Il primo avvio della console, post installazione e spostamento, si presenta più lento del solito. Rallentamenti che si verificano anche a dopo la fase di boot, nonostante le operazioni “tangibili” si siano ampiamente concluse. La colpa di questa defezione, a nostro modesto avviso, è da ricercare nella ricostruzione del database interno alla console, un’operazione che può essere non visibile ad occhio nudo e, con molta probabilità, che viaggia in background. Esaurito questo primo momento di perplessità, il funzionamento torna ottimale.

Performance e design

La versatilità, quando si parla di tecnologia, è un aspetto che richiama il suo giusto livello di interesse. Avere a disposizione dei TB da utilizzare sia in modalità gaming che non, rappresenta, a nostro modesto avviso, il reale valore aggiunto di questo prodotto tecnologico. Una periferica plug-and-play da portare dove vogliamo, magari anche in ufficio per memorizzare documenti, e all’occasione già pronta con la nostra libreria di giochi (da utilizzare con la nostra “personale” console). Questo aspetto, unito alle dimensioni (106.98mm x 50.82mm x 13mm) ed al peso (78.5g) estremamente contenuti, rendono ancora più appetibile il suo potenziale acquisto.

Le specifiche del SSD WD-BLACK P40 Game Drive parlano di una velocità di lettura pari a 2000MB/s e scrittura di 1950MB/s, anche se occorre prestare attenzione ad un piccolo ma dettaglio. Ritorniamo per un istante alla fase di installazione, e precisamente nel momento in cui inserivamo il cavo Usb Type-C nell’adattatore Type-A. Ebbene, in quel preciso momento lo standard di connessione USB 3.2 Gen 2×2 subisce un drastico deterioramento, con la velocità di trasferimento dati che passa da 20 Gbps a 10 Gbps per “aderire” allo standard del connettore. Per carità, sono sempre numeri importanti, anche se in gaming competitivo anche la più piccola defezione può fare la differenza.

Sul fronte design, Western Digital ripropone lo standard ormai consolidato della sua linea WD_BLACK, con linee molto marcate e l’alternanza black/white a fare da padrone. L’unica nota di colore arriva dalla presenza di una barra LED posta lungo i 4 bordi del dispositivo di archiviazione, da personalizzare mediante apposito software da installare su Windows.

Il confronto con i precedenti modelli

La linea di prodotti WD-BLACK nacque in occasione dell’uscita di Call of Duty: Black Ops Cold War, con il lancio di un’edizione speciale del P50 Game Drive NVMe™ SSD. All’epoca si parlava di velocità di accesso pari 2000 MB/s (interfaccia USB 3.2 Gen 1), oltre alla compatibilità con le console di nuova generazione, Windows e macOS. Il dispositivo in parola veniva offerto solo con un unico taglio (pari a 1TB) e ad oggi si trova in vendita ad un prezzo pari a 129,99 euro.

La sua naturale evoluzione fu il WD_BLACK D30 Game Drive SSD, che provvedeva ad ampliare lo spazio su disco offerto dal prodotto mediante 3 nuovi tagli di prodotto: 500 GB, 1 TB e 2 TB. La compatibilità veniva allargata anche alle console di vecchia generazione, sul fronte design il “tocco” di classe era dato dallo stand per un utilizzo verticale del dispositivo e lo standard di connessione diveniva l’USB 3.2 Gen 2. Ad oggi, il dispositivo risulta in vendita ad un prezzo pari ad euro 116,99 euro.

Il neo-arrivato SSD WD-BLACK P40 Game Drive è figlio di questo percorso evolutivo, iniziato con il WD_BLACK Call of Duty: Black Ops Cold War Special Edition P50 Game Drive NVMe SSD. L’interfaccia USB 3.2 Gen2x2 eleva la velocità di trasferimento dati sino a 20 Gbps (se si lavora con una porta USB Type-C). Al momento della presente recensione, la memoria SSD WD-BLACK P40 Game Drive viene venduta ad un prezzo pari ad euro 129,99 euro (500GB), 182,99 euro (1 TB), 305,99 euro (2 TB). Un prezzo che rispecchia tutte le sue virtù.