Continuiamo a parlare di titoli di Xbox One X Enhanced con La terra di Mezzo: L’ombra della guerra. Il titolo targato Monolith è uno tra i tanti titoli multipiattaforma che hanno ricevuto miglioramenti su Xbox One X. Le avventure di Talion e Celebrimbor sono molto recenti e, in accordo a quanto già visto a Colonia durante la Gamescom 2017, la versione Xbox One X dell’ombra della guerra è davvero spettacolare.
La compagnia dell’anello
Dopo aver subito un rinvio da agosto ad ottobre,gli sviluppatori di La terra di mezzo: L’ombra della guerra hanno avuto un po’ di tempo per lavorare sui miglioramenti da apportare al titolo su Xbox One X. Presentato come uno dei titoli più importanti nella line-up Xbox One X Enhanced, La terra di mezzo: L’ombra della guerra rappresenta un punto di partenza importante per il ciclo vitale della console, dando il via ad una solida collaborazione tra Microsoft ed i team di terze parti destinata a portare su Xbox One X dei titoli multipiattaforma sempre più performanti. A differenza del caso Forza Motorsport 7, La terra di mezzo: L’ombra della guerra non è stato sviluppato in ottica Xbox One X, lasciando che gli sviluppatori utilizzassero gli SDK della nuova console soltanto in seguito. Il lavoro svolto da Monolith è in questo caso davvero incredibile, considerato il poco tempo a disposizione.
Se da un lato troviamo un titolo che, pur essendo eccezionale dal punto di vista grafico, non rappresenta le vette più alte raggiunte durante questa generazione, La terra di mezzo: L’ombra della guerra riesce comunque a difendersi molto bene sia su PC che su Playstation 4 pro, lasciando totale libertà al giocatore nel primo caso e proponendo un 4K dinamico sulla seconda. Come il nostro buon Renato ha descritto più che ampiamente in fase di Recensione, La terra di mezzo: L’ombra della guerra rappresenta uno dei titoli più importanti di quest’anno nonché il secondo capitolo di una saga che nel tempo si è rivelata sorprendentemente valida grazie ad un sistema di combattimento solido e all’introduzione del nemesis system. Ci teniamo anche a ricordare che La terra di mezzo: L’ombra della guerra è stato uno dei titoli maggiormente promossi da parte di Microsoft per quanto riguarda il lancio di Xbox One X, una partnership molto importante che ha spinto Monolith ad incrementare gli sforzi sulla nuova console di casa Microsoft, con risultati più che sorprendenti.
L’anello del Potere
Analizzando la versione Xbox One X de La terra di mezzo: L’ombra della guerra, salta subito all’occhio una differenza quasi abissale con la normale Xbox One. La possibilità di scegliere tra due modalità grafiche consente inoltre al giocatore di distribuire le risorse disponibili per il titolo nel modo che ritiene più consono, puntando tutto sulla risoluzione o sull’efficacia degli effetti e dei filtri. A differenza di Forza Motorsport 7, le differenze con la versione PC si fanno ancora sentire sebbene la pulizia generale del titolo su Xbox One X sia comunque degna di nota. L’HDR come sempre svolge il suo lavoro in termini di profondità grazie ad una gestione dei colori davvero fantastica, ridipingendo così un mondo che prima appariva quasi spento. La scelta tra qualità e prestazioni arriva dunque a ripetersi e, dopo averla già vista su Gears of War 4, la ritroviamo ne La terra di mezzo: L’ombra della guerra ma questa volta con qualche sostanziale differenza.
Mentre titoli come Tomb Raider e God of War 4 permettono di intervenire sul frame-rate, Monolith ha scelto una strada diversa, lasciando il frame-rate bloccato sui 30FPS ma intervenendo in modo sensibile su dettagli ed effetti finora preclusi soltanto ai PC di fascia alta. Anche questa volta il nostro consiglio è quello di scegliere le performance sulla risoluzione e vi spieghiamo perché. La modalità “quality” o performance presenta una risoluzione dinamica che cambia in base alle situazioni, un cambiamento comunque mai netto e difficilmente percettibile, allo stesso tempo però va a migliorare aspetti molto importanti dal punto di vista tecnico come LOD ( Level of Detail ) e Draw Distance, garantendo un’esperienza di gioco molto più corposa in termini di resa grafica. Un maggiore livello di dettaglio ed una profondità di campo maggiore si traducono in una conta dei poligoni molto più alta della versione Xbox One, avvicinandosi sempre di più allo standard PC. Anche la gestione dell’illuminazione e delle ombre subisce un consistente boost in modalità “quality”, influenzando in modo molto significativo i vari contrasti luce/ombra che troveremo durante la nostra esperienza di gioco. La modalità “Resolution” si limita invece a presentare il titolo in 4K rigorosamente nativi, mostrando un’enorme capacità gestionale da parte della console ed una pulizia che non necessita di filtri anti-aliasing ( in linea di massima ), anche in questo caso le texture, quasi in modo conseguenziale, ricevono un miglioramento in termini di dettagli ma non possono godere di tutta quella serie di effetti disponibili nella modalità quality. Insomma, i 4K Nativi arrivano ma a caro prezzo, proprio per questo il nostro consiglio è quello di orientarvi vesto la modalità quality in modo da godere si di una risoluzione comunque ottimale ma senza rinunciare ad una gamma di effetti finora disponibili soltanto su PC. L’esperienza di gioco de La terra di mezzo: L’ombra della guerra si rivela anch’essa rivoluzionata e guardarsi indietro verso la versione Xbox One è come gettare uno sguardo agli anni passati, Xbox One X sembra rivelarsi dunque meno mid-gen del previsto, arrivando a toccare risultati davvero notevoli anche quanto si parla di terze parti. Ancora una volta il nostro pensiero va verso quei titoli ancora in fase di sviluppo, ovvero ancora in tempo per essere sviluppati in ottica Xbox One X, se questo è il risultato ottenuto con un titolo in pieno sviluppo non ci vuole molta immaginazione per pensare a qualcosa di concepito direttamente per la nuova console di casa Microsoft.