Dopo il bowling e Geese Howard, sbarca su Tekken 7 l’ultimo contenuto scaricabile del primo pass stagionale: Noctis, il principe proveniente da Final Fantasy XV.
Presentare Noctis è più rapido e veloce che non farlo con Geese. Mentre il cattivo SNK può vantare numerose apparizioni tra Fatal Fury e King of Fighters, la fama del principino è basata su di un singolo gioco, ovvero l’ultimo capitolo della saga di Square-Enix, uscito da poco più di un anno.
Noctis fa il suo ingresso nel torneo del Pugno d’Acciaio spiazzando tutti i fan di Tekken. Sinora entrambi i lottatori ospiti (Akuma e Geese) provenivano da altre saghe di picchiaduro e il loro insieme di mosse era stato trasposto in modo fedele, lasciando pochi dubbi sin dall’annuncio su cosa avrebbe significato giocarli in Tekken. Nel caso di Noctis è stato necessario reinterpretare completamente le sue mosse per adattarle dal contesto di un action-rpg a quello di un picchiaduro, lasciando più libertà agli sviluppatori e più dubbi ai giocatori.
Il risultato finale è però soddisfacente. Noctis dispone di numerosi colpi basati su calci e pugni che lo pongono in maniera molto omogenea rispetto al resto della rosa di lottatori di Tekken e vanno a costituire l’intelaiatura base dei sui attacchi. L’aspetto invece più difficile da tradurre era sicuramente l’utilizzo della Panoplia e delle numerose armi che la compongono.
Chi non ha giocato FFXV deve sapere infatti che il potere dei sovrani del regno di Lucis è quello di richiamare in battaglia le armi utilizzate da tutti i monarca precedenti, oltre che potersi teletraspotare nel punto esatto in cui queste si trovano.
Ecco quindi che Noctis può anche sferrare una sciabolata, un colpo di spadone a due mani che proietta l’avversario in volo per colpirlo con una combo giocoliera, oppure punzecchiarlo con una lancia e altro ancora.
Sebbene tutte queste armi bianche lo rendano più compatibile nella giocabilità e nelle atmosfere a Soul Calibur, ne è stato posto un freno all’abusabilità, contenendo lo zoning legato al raggio di azione. Fatta eccezione per la sua Rage Art e per una mossa speciale (avanti+pugno destro), le quali coprono un raggio di azione esagerato, il resto delle lame non risulta molto più complesso da gestire rispetto al tradizionale Yoshimitsu.
Sono inoltre presenti numerose e minuziose citazioni alla sua provenienza da un gioco di ruolo. Tanto per cominciare le prese e alcune mosse speciali coinvolgono l’uso di Firaga e Iceaga, congelando o bruciando il nemico come le classiche magie dei gdr. Inoltre nella schermata di personalizzazione è possibile dotare Noctis del suo abito da cerimonia regale, quello utilizzato proprio nel finale di FFXV. Non manca un fondale dedicato all’ospite, e pure questo ha una gran quantità di riferimenti. La stazione di servizio Hammerhead infatti non solo vede i tre compagni di avventure presenti sul fondale a fare il tifo per il loro re, ma anche i comprimari come Cid e Cindy, un chocobo, la Regalia e il venditore di armi, persino le icone che indicano la presenza di un oggetto raccoglibile o una missione secondaria fanno capolino per non lasciare fuori proprio niente di quanto sia rappresentativo del titolo di provenienza.
Nonostante le perplessità iniziali, Noctis si dimostra un’aggiunta per niente campata in aria, il suo stile di lotta è decisamente meno fuori contesto di quanto si temesse e risulta molto godibile e divertente da giocare.
Il suo accennato tocco fantasy inoltre non stona, specie considerando la numerosa presenza di elementi fantasiosi già presenti nel picchiaduro Namco. Tra lui e Geese, questo primo pass stagionale si chiude con un’offerta di lottatori interessante, che può offrire stili di combattimento variegati con cui espandere effettivamente in modi originali il roster di Tekken 7.