In queste ore sono state registrate le risposte integrali di Sony e Microsoft all’ente antitrust del Regno Unito, ovviamente per quanto riguarda l’acquisizione di Activision Blizzard. E dando un’occhiata alla pagina 22 del documento inviato dal colosso giapponese, è possibile scoprire come secondo i legali di Sony Interactive Entertainment qualora l’accordo dovesse andare a buon fine Microsoft la ridurrà “come Nintendo”, tagliandola fuori dagli sparatutto realistici e contraddistinti da toni per adulto.
Grazie a questo documento infatti è possibile leggere la risposta del colosso del Paese del Sol Levante in merito alla dichiarazione di Microsoft, secondo la quale l’eventuale preclusione di Call of Duty non pregiudica per forza di cose il mancato successo di un’altra console di videogiochi, citando come esempio preciso Nintendo Switch.
Ma secondo SIE questa affermazione dell’azienda di Redmond “ignora i fatti“, visto che secondo loro la strategia di Nintendo è differenziata da PlayStation e Xbox perché non si basa su franchise di sparatutto classificati 18, giochi di cui Microsoft avrà la proprietà esclusiva virtuale se l’accordo con Activision fosse approvato dalle autorità di regolamentazione globali.
Proprio per questo motivo quindi Sony Interactive Entertainment sostiene che la “vera strategia” di Microsoft con l’acquisizione di Activision Blizzard sia rendere PlayStation come Nintendo, in quanto non compete in questo spazio.
Qui di seguito trovate la risposta di Sony:
“Microsoft afferma che il modello differenziato di Nintendo dimostra che PlayStation non ha bisogno di Call of Duty per competere in modo efficace. Ma questo rivela la vera strategia di Microsoft, visto che Microsoft vuole che PlayStation diventi come Nintendo, in modo che sia un concorrente meno stretto ed efficace di Xbox.
Dopo la transazione, Xbox diventerebbe l’unica console per tutti i franchise di sparatutto più venduti su console (Call of Duty, Halo, Gears of War, + Doom, Overwatch), come spiega la Decisione, e quindi essere libera da una seria pressione competitiva.
Il franchise è saldamente radicato nella psiche dei giocatori: ogni capitolo da quando Call of Duty è stato rilasciato per la prima volta nel 2003 ha costantemente scalato le classifiche.
Ignorando questi fatti, Microsoft sostiene che Nintendo ha avuto successo senza l’accesso a Call of Duty. Questo non coglie il punto. La decisione identifica un’ampia serie di prove che dimostrano che Nintendo offre un’esperienza differenziata rispetto a Xbox e PlayStation perché si concentra su giochi per famiglie che sono molto diversi dai giochi PEGI 18 in FPS come Call of Duty.
In generale, i documenti interni di Microsoft mostrano chiaramente di come PlayStation sia ritenuta da Microsoft una diretta concorrente, a differenza di Nintendo.”