Sonic Origins Plus arricchisce il pacchetto dell’originale remaster omonima rilasciata l’anno scorso. Conta ben 12 titoli in più provenienti dal passato storico del porcospino blu e qualche DLC, tutto incluso in un solo acquisto. Rappresenta così il più completo compendio della memoria per i fan di Sonic e compagni, è un must have se avete sempre desiderato una cassettina con dentro tutti gli anelli del folle mondo ideato da Yuji Naka. Eppure, ci è rimasta l’impressione che, per simpatia con la rapidità del protagonista, SEGA abbia corso un po’ troppo con l’operazione Plus. Il risultato è meno rifinito e apparentemente un po’ “tirato via”. Perchè no, grande non significa per forza migliore. Vi lasciamo, quindi, alla nostra recensione di Sonic Origins Plus.
Tutti i nuovi contenuti “Plus”
Cosa contiene esattamente la versione Plus di Sonic Origins? Anzitutto, i quattro classici di Sonic Origins versione vanilla. Cioè: Sonic The Hedgehog, Sonic 2, Sonic 3 & Knuckles e Sonic CD. Va detto che non sono come li ricordavamo: sono migliori. Ciascuno è stato abbellito con grafiche ripulite e rimasterizzate, personaggi bonus per affrontare la campagna platform in modo diverso e diverse modalità aggiuntive, come le sfide al cronometro. Per gli appassionati più fedeli, Origins (con o senza Plus) offre anche tantissimi contenuti presi dal “dietro le quinte” della saga. Come schizzi dei protagonisti da ammirare in una comoda galleria, un riproduttore per le colonne sonore e molto altro.
La rimasterizzazione è stata poi l’occasione perfetta per rivedere gli schemi di controllo un po’ legnosi, e proporne una modernizzazione. Per di più, adatta al campo di visione ampliato dal fantastico formato widescreen. Addio bande laterali e 4:3, i livelli della quadrilogia classica di Sonic sono più belli e veloci che mai in 16:9 su Origins. Oltre che per godere al meglio delle ambientazioni e del level design, il widescreen è una manna dal cielo in alcuni livelli. Quelli un po’ troppo tosti, che in originale “ci facevamo andar bene”. Facevamo finta di non arrabbiarci troppo quando un nemico appariva dal nulla, costringendoci a memorizzare interi tratti senza possibilità di sbagliare.
Forse anche perché la difficoltà all’epoca della pubblicazione originale si misurava sul numero di imprecazioni pronunciate. In generale, il concetto di “difficoltà artificiosa” era meno pesante, anzi, prolungava l’esperienza in game e spronava alla rigiocabilità. Perciò lo abbiamo sempre accettato. Ma ora il mondo è cambiato e Origins è provvidenzialmente corso ai ripari in grande stile, almeno nei capitoli proposti al lancio. Lo stesso, però, non si può dire degli episodi aggiunti di recente a Origins Plus. Sono decisamente più “pigri”: del tutto identici a come li ricordavamo nella forma e nella giocabilità, nella percorribilità e quindi nella artificiosità.
Il pacchetto Plus include perciò, oltre a tutto quanto abbiamo appena elencato, anche altri 12 titoli storici di Sonic the Hedgehog per Game Gear. Parliamo di Sonic the Hedgehog, Sonic the Hedgehog 2, Sonic Chaos, Sonic the Hedgehog: Triple Trouble. E poi Sonic Labyrinth, Sonic Blast, Sonic Drift, Sonic Drift 2, Sonic 2 in 1. Per finire Tails Adventure, Tails’ Skypatrol, Sonic Spinball. Tra le novità di Plus ci sono anche altri personaggi con cui giocare. Come Knuckles, inserito in Sonic CD, che con il suo potente scatto a mezz’aria permette di attraversare gli stage in modo unico. A volte persino di accedere a qualche nuova sfida altrimenti irraggiungibile.
Per la prima volta in assoluto nella storia di Sonic, Amy Rose diventa un personaggio giocabile, con capacità peculiari studiate per lei e il suo martello. Secondo noi sarà la preferita di chi sta ancora imparando quanto Sonic possa essere impegnativo. Grazie al moveset della sua arma contundente può liberare i livelli molto più facilmente degli altri personaggi, Sonic compreso. Potrete testarlo voi stessi nei capitoli Sonic The Hedgehog 1, 2, Sonic CD e Sonic 3 & Knuckles, gli unici dove Amy è selezionabile.
Infine, logicamente SEGA ha inserito nel Plus anche i due DLC pubblicati nel frattempo dopo la release di Sonic Origins. Sono Premium Fun e Classic Music, ciascuno equipaggiato con stage addizionali, sfide speciali, altri cortometraggi animati oltre i precedenti già citati e una libreria musicale più ampia, con dentro alcune sonorità classiche inedite.
Emulazione VS Remaster
Se se non lo aveste ancora fatto, potete leggere la nostra recensione della versione base di Sonic Origins. Noi l’avevamo valutato positivamente, al netto del fatto che si tratta in effetti dell’ennesima riedizione dei grandi classici con protagonista il fu principale antagonista di Mario. Ci avevano colpito prima le cut-scene animate che davano nuova linfa alla lore di Sonic, tanto da farci desiderare un ritorno della serie animata anch’essa in versione riveduta e corretta. Poi, il fatto che Sonic Origins non fosse una semplice raccolta 1:1, ma un almanacco per nostalgici dove affondare la nave dei nostri ricordi. Bensì, come vi abbiamo già detto, era un trionfo di 60 fps e 4K in widescreen, con controlli riveduti, nuove cutscene e che trasudava storia videoludica da una forma evoluta e migliorata, ma non vituperata, di sè stesso. La miglior forma, forse, dal lancio.
Per quanto sia quantitativamente interessante per i corridori di tutto il mondo, Sonic Origins Plus si limita invece a prestare lo spazio avanzato nei dischi o nelle cassette del gioco base a un carico di giochi senza alcuna modifica o miglioria. Non ci sono gli schemi di controllo rivisti, né il widescreen 16:9, che lascia il posto al caro vecchio 4:3. Che comunque, volendo un’esperienza più fedele, si poteva impostare anche nelle rimasterizzazioni di Origins vanilla.
Volendo essere un po’ più duri (ma per lo meno onesti) questo Plus è quasi una full immersion “di studio”, che fa toccare con mano alcuni dei responsabili del declino di Sonic. Spinball e Labyrinth, stiamo parlando proprio con voi. Chi non ha mai messo mano sui 12 nuovi titoli della collezione, quindi, capirà come mai non ci si sia cimentati da subito nell realizzazione di upgrade, per dei videogiochi che già alla release non erano stati apprezzati e per delle buone ragioni.
Non c’è solo materiale dimenticabile nei magnifici 12, però. Di tutt’altra pasta sono, per citarne alcuni, Dr. Robotnik’s Mean Bean Machine, che praticamente è Puyo Puyo con Sonic dentro, o gli scanzonati e leggeri Sonic Drift e Sonic Drift 2, tra i primissimi esperimenti in cui anzichè usare le suole per correre, Knuckle, Amy e compagni si armavano di motori, volanti e pneumatici. Tra i nostri preferiti c’è anche Sonic Adventure, che per certi versi è quasi sperimentale e caratterizzato da un level design unitario praticamente unico nello scenario dei Sonic di primo pelo. Perciò, non è solo tra i nostalgici della belle epoque di Sonic che ci sarà qualcuno interessato al Plus. Ci sono sicuramente delle piccole perle da recuperare e averle a disposizione tutte insieme contemporaneamente con Sonic Origins Plus è di certo la soluzione più facile presente sul mercato.
Sinceramente, riteniamo comunque che saranno in pochissimi i giocatori che approcceranno Sonic Origins Plus per il pacchetto comprensivo delle suddette release più criticate, la cui qualità (scarsa) per di più aderente al 100% a com’erano su Neo Geo rende difficile giustificare appieno l’operazione, a meno di immaginare a monte una mentalità di “conservazione storica” dell’IP, oltre all’omaggio sfegatato al protagonista. Anche valutandolo solo come tale, però, siamo sicuri che sia più “omaggiante” avere tutti i Sonic indistintamente buttati dentro un titolo unico e senza miglioramenti o update quality of life, piuttosto che provare una selezione più curata, come si era fatto all’inizio con Origins?
La recensione in breve
Si potrebbe variare il voto in calce aumentandolo anche di mezzo punto se e solo se chi sta leggendo questo pezzo fosse un/una fan irrefrenabile di Sonic, del suo passato migliore… e di quello peggiore. Altrimenti, la realtà è che Sonic Origins era quasi meglio senza le aggiunte di Plus, che innalzano il monte ore con espedienti molto diversi da quelli dell'originale collezione celebrativa del porcospino blu. Pertanto, la nostra valutazione finale ad ampio spettro (AKA per tutti) tutto sommato resta identica a quella della recensione precedente. La qualità e la quantità sono due elementi che non vanno confusi, né mistificati. Attenzione: siamo comunque sicuri della buona fede di SEGA, che con il Plus ha voluto omaggiare anche i periodi meno fortunati di Sonic e, lo ripetiamo, fornire agli appassionati il pacchetto a loro dedicato più ricco di sempre. Ma gradiremmo per lo meno futuri update che migliorino la resa visiva e la giocabilità dei 12 giochi aggiunti, magari equiparandoli ai 4 iniziali.
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Voto Game-Experience