Come segnalato da Gematsu, sul suo account Twitter, sia Shadow Warrior 3 che Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge sono stati classificati in Germania per PS5, il che renderebbe probabile un prossimo annuncio ufficiale per queste versioni per console di ultima generazione.
Queste nuove versioni dovrebbero implementare una una grafica più ricca di dettagli, un frame rate più alto ed entrambi i giochi dovrebbero restituire una migliore resa finale sfruttando la tecnologia di ultima generazione offerta in questo caso da PS5.
Nel momento in cui scriviamo non vi sono conferme ufficiali dai publisher, sia Devolver Digital per Shadow Warrior 3 che DotEmu/Gamera Game per TMNT, Shredder’s Revenge infatti non si sono espressi in merito, per cui non si conosco le tempistiche di pubblicazione e se vi saranno implementazioni per la piattaforma Xbox X|S.
Sia Shadow Warrior 3 che Teenage Mutant Ninja Turtle Shredder’s revenge dovrebbero approdare presto su PS5.
Quello che però si spera è che l’eventuale aggiornamento alla PS5 per coloro che posseggono Shadow Warrior 3 o Shredder’s Revenge siano gratuito.
Ricordiamo che Teenage Mutant Ninja Turtle era stato valutato da Digital Foundry in una maniera non del tutto lusinghiera.
L’esperto team di Digital Foundry ha pubblicato la video analisi di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge. Dall’analisi risulta che il gioco gira a 30 fps senza particolari intoppi, ma nonostante questo per Digital Foundry il risultato non è particolarmente apprezzabile poichè gli sviluppatori in passato avevano più volte dichiarato di puntare ai 60 fps.
Anche dal punto di vista grafico il titolo non risulta convincente e in generale Digital Foundry dichiara Teenage Mutant Ninja Turtles Mutanti a Manhattan il peggior gioco mai sviluppato da Platinum Games.
Diversamente qui di seguito vi proponiamo alcune righe della nostra recensione di Shadow Warrior 3.
Sfortunatamente la nuova fatica del team polacco Flying Wild Dog non ha rispettato in pieno le nostre aspettative, risultando un gioco di indubbia qualità, ma stonando sotto alcuni aspetti. Quello che più ci preme evidenziare a voi lettori, e fan della serie, che dal precedente capitolo c’è stata una grande rivoluzione, rimuovendo gli elementi che identificavano Shadow Warrior 2 come un FPS dannatamente divertente e ben riuscito, come la cooperativa online e la libertà esplorativa delle mappe.
Di fatti la direzione che prende il gioco in termini di costruzione del gameplay è molto più lineare, così ripercorrendo una struttura già imbastita con il primo reboot del 2013.