Finalmente SEGA si è scucita un poco riguardo il suo progetto segreto, che a suo tempo definì come un “Super Gioco”. Definizione decisamente fuorviante, e forse appositamente cosi pensata, perché, come vedrete a breve, parlare di un singolo gioco è decisamente sbagliato. Scendiamo nei dettagli (per quanto lo permettano le informazioni condivise da SEGA).
Ecco quanto annunciato da SEGA di questo “Super Gioco” che un singolo gioco tanto non è.
Ne ha parlato il vice presidente esecutivo, Shuji Utsumi, il produttore Masayoshi Kikuchi e il general manager Katsuya Hisai nel corso di una recente intervista. Un dispiegamento di alcune tra le più importanti figure chiave della compagnia, che rende chiaro quanto la società tenga a questo titolo ancora da annunciare.
L’avvio del progetto risale al 2019 come parte di una mossa volta a rinforzare il parco delle proprietà intellettuali in mano a SEGA, incluse quelle storiche, al fine di creare titoli inediti. Ciò lascia immaginare come questo “Super Gioco” sia in realtà un mosaico di più giochi, e l’idea di base sembra quella di offrire un divertimento pensato per divertire e intrattenere tanto i giocatori quanto gli eventuali spettatori, e dunque il focus primario saranno lo streaming e gli ambienti circostanti.
Per meritare la definizione di “Super Gioco” servono almeno quattro fattori: il titolo deve nascere come multipiattaforma, deve supportare una buona selezione di differenti idiomi, deve essere lanciato simultaneamente in tutto il mondo e deve avere tutte le caratteristiche dei cosidetti titoli tripla A. Quattro punti da cui è impossibile stabilire quanto effettivamente il gioco risultante potrà essere unico, originale o banale.
Il progetto fu avviato da SEGA con una squadra di 50 sviluppatori a cui, nel futuro, ne sarebbero stati affiancati centinaia. Il team di sviluppo vanta talenti provenienti dagli ecosistemi console, mobile e arcade, che vogliono sfruttare queste variegate esperienze per creare qualcosa di unico.
I dettagli più succosi a riguardo di questo progetto sono probabilmente quelli lato tecnico, come la consapevolezza che sarà impiegato l’Unreal Engine 5 e che per realizzarlo si è fatto ricorso a una portentosa e nota tecnologia del colosso di Redmond: Microsoft Azure. Queste sono le uniche tecnologie di compagnie esterne di cui per ora è noto l’impiego nel “Super Gioco”, ma è noto che ne saranno impiegate altre ancora da specificare.
Pare che SEGA stia collaborando, per questo progetto, anche con diverse start-up dedicate al settore dell’intelligenza artificiale, quindi sarà quantomeno interessante vedere che tipo di progetto tireranno fuori. Non resta che aspettare l’annuncio ufficiale.